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Truffe agli anziani nell’aretino: gioielli e denaro per evitare carcere a figli. Un arresto e una denuncia

AREZZO – I carabinieri di Bibbiena e Cortona hanno arrestato un 57enne e denunciato un 18enne per aver tentato o messo a segno vari casi di truffe ad anziani nell’Aretino con la cosiddetta truffa del finto carabiniere. Nei giorni scorsi, il 2 ottobre, ai militari di Bibbiena (Arezzo) sono giunte varie segnalazioni da parte di anziani che erano stati contattati da sedicenti carabinieri che chiedevano di versare cauzioni in contanti e preziosi per incidenti stradali di cui erano stati responsabili loro parenti.

I carabinieri hanno controllato un’autovettura a noleggio con a bordo un 57enne, privo di documenti, che è risultato essere evaso dagli arresti domiciliari a cui era sottoposto dal mese scorso. E’ scattato quindi l’arresto e la contestazione anche del reato di false attestazioni di identità. L’arresto è stato convalidato e per l’uomo è stata disposta la custodia cautelare in carcere. Mentre venivano svolte le incombenze di rito, dai carabinieri di Grosseto è arrivata un’ulteriore ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 57enne per un altro raggiro compiuto nel Grossetano.

Denunciato invece per truffa dai carabinieri di Cortona (Arezzo) un 18enne ritenuto responsabile di aver raggirato due anziane, facendosi consegnare contanti e preziosi. I militari dell’Arma raccomandano di non aprire la porta agli sconosciuti, soprattutto se si presentano come sedicenti carabinieri, avvocati, magistrati o impiegati postali e ricordano che nessuna forza di polizia, ente, assicurazione chiede il versamento di denaro per liberare un congiunto, ovvero per pagare un’assicurazione o un debito.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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