Maggio Musicale: Daniele Gatti dirige Beethoven, Honegger e Ireland, solista Pietro de Maria

FIRENZE – Dopo i primi due bellissimi concerti, continua al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino il Ciclo Beethoven-Honegger e l’Europa, con Daniele Gatti alla guida dell’Orchestra del Maggio venerdì 13 e sabato 14 ottobre alle 20; in programma il Concerto n. 4 in sol maggiore op. 58 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven, solista Pietro De Maria; la Sinfonia n. 3, conosciuta come Symphonie Liturgique, di Arthur Honegger e il Concertino pastorale per archi di John Nicholson Ireland, mai eseguito finora al Maggio.
Apre la serata il raffinatissimo Concerto n. 4 in sol maggiore op. 58 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven, composto fra il 1805 e il 1806 (lo stesso periodo della Quinta sinfonia); eseguito la prima volta in forma privata nel marzo 1807 a palazzo Lobkowitz e quindi in pubblico il 22 dicembre 1808 al teatro An der Wien, in una serata nel cui dal programma figuravano anche la Quinta e la Sesta Sinfonia, fu l’ultimo concerto in cui il compositore si esibì in pubblico come solista al pianoforte. Solista è Pietro De Maria, vincitore di alcuni dei più prestigiosi premi internazionali, come il ‘Premio Mendelssohn’, dei concorsi ‘Dino Ciani’ e ‘Géza Anda’ e del premio della critica al celebre ‘Concorso internazionale Čajkovskij’ di Mosca.
Segue un pezzo di rarissima esecuzione, tanto che al Maggio non è stato mai eseguito, ossia il Concertino pastorale per archi di John Nicholson Ireland, commissionatogli nel 1939 da Boyd Neel – un ufficiale di marina, di cui era molto amico, divenuto poi medico e infine direttore d’orchestra – per la sua allora famosissima orchestra d’archi. La prima esecuzione, diretta proprio da Boyd Neel con la sua orchestra, ebbe luogo nel giugno del 1939 al Festival di Canterbury.
Chiude il concerto la Sinfonia n. 3 H. 186 di Arthur Honegger, nota anche come Symphonie Liturgique, composta alla fine della Seconda guerra mondiale; è suddivisa in tre movimenti, ognuno dei quali porta il nome di un testo liturgico (Dies irae – De profundis clamavi – Dona nobis pacem). Spiega l’autore: “In questo lavoro volevo rappresentare la reazione dell’uomo all’ondata di barbarie, stupidità e sofferenza che ci assedia da alcuni anni. Ho descritto in musica il conflitto interiore dell’animo umano; se vogliamo, questo lavoro è un dramma messo in scena da tre ‘personaggi’: l’infelicità, la gioia e l’essere umano”.
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Piazza Vittorio Gui), Sala Mehta
Venerdì 13 e sabato 14 ottobre 2023 alle 20
Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino Direttore Daniele Gatti Pianoforte Pietro De Maria
LUDWIG VAN BEETHOVEN Concerto n. 4 in sol maggiore op. 58 per pianoforte e orchestra (Allegro moderato / Andante con moto / Rondò: Vivace)
JOHN NICHOLSON IRELAND, Concertino pastorale per archi (Eclogue / Threnody / Toccata)
ARTHUR HONEGGER, Sinfonia n. 3 Liturgique H. 186 (Dies irae: Allegro marcato / De profundis clamavi: Adagio / Dona nobis pacem: Andante)
Settore D: 20 € – Settore C: 35 € – Settore B: 50 € – Settore A: 70 €, in vendita anche, senza d.p., sul sito del Maggio
