Omicidio Erika Preti: ai domiciliari il fidanzato. La sentenza che fa discutere

TORINO – Dimitri Fricano, 35 anni, fino ad oggi, 10 novembre 2023, stava scontando in carcere una pena a a trent’anni dopo la condanna per l’omicidio della fidanzata, Erika Preti, compiuto nel 2017 in Sardegna. L’11 giugno aveva inflitto 57 coltellate alla ragazza, all’epoca 28enne, a San Teodoro (Sassari), poco prima di andare in spieggia, perché lei l’aveva rimproverato perché stava facendo troppe briciole. Nonostante questo oggi il Tribunale di sorveglianza di Torino ha deciso che proseguirà nello scontare la pena a casa propria, a Biella, perché è un grande obeso e in carcere rischia la vita.
Un quadro clinico incompatibile con la detenzione in carcere: bulimia nervosa, patologie neurologiche. Il Tribunale del riesame ha stabilito che Fricano sia posto ai domiciliari, lasciando il carcere delle Vallette, a Torino, per motivi di salute. Una decisione che fa molto discutere e che ha lasciato sconvolti i genitori della ragazza: “E’ vergognoso” – ha detto il padre Fabrizio Preti – “Nessuno potrà mai ridarci nostra figlia”.
“Il tribunale di sorveglianza di Torino – fanno sapere gli avvocati difensori Alessandra Guarini e Roberto Onida – ha stabilito che Dimitri Fricano deve essere curato”. La decisione del tribunale prevede la durata di un anno, eventualmente prorogabile, per consentire al 35enne di sottoporsi alle cure.
