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Caminetti: bando della Regione per sostituire quelli nella Piana lucchese. Fino a 3mila euro di contributo

FIRENZE – La Regione Toscana ha messo a disposizione 900mila euro da erogare tramite bando pubblico, già approvato con decreto, per sostituire o trasformare i caminetti obsoleti, alimentati a biomasse responsabili del 72 per cento delle emissioni di Pm10 primario per tutti coloro che abitano nei Comuni della Piana lucchese, area di sforamento del Pm10.

L’obiettivo è l’ammodernamento degli impianti e quindi il miglioramento della qualità dell’aria nei comuni di Altopascio, Buggiano, Capannori, Chiesina Uzzanese, Lucca, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecarlo, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Porcari, Uzzano. Dal 20 novembre coloro che abitano in uno di questi 14 comuni potranno fare domanda fino ad esaurimento risorse, esclusivamente on-line tramite la piattaforma di Sviluppo Toscana S.p.A. disponibile sul sito https://bandi.sviluppo.toscana.it/

Per la sostituzione o la riqualificazione dei generatori di calore saranno ammissibili richieste di contributo fino a 3.000 euro stabilite in base all’Isee. Il contributo è cumulabile con il conto termico 2.0 e le detrazioni fiscali. Per assistenza sul bando e contenuti scrivere a assistenzacaminetti@sviluppo.toscana.it.

“Insieme ai comuni interessati dalla procedura di infrazione sulla qualità dell’aria prosegue – ha detto l’assessora all’ambiente Monia Monni – il lavoro di efficientamento e sostegno economico alla cittadinanza. Questo è il primo dei nuovi bandi che concretizziamo per la Piana lucchese e a cui seguiranno, nel prossimo periodo altre iniziative, condivise con i comuni nell’ambito del tavolo regionale della qualità dell’aria, per un importo complessivo pari a 15 milioni di euro. Vogliamo superare questa criticità – ha concluso Monni – per migliorare la qualità dell’aria di quei territori e tutelare al meglio la salute dei cittadini”.

Ricordiamo che l’ultimo rapporto sullo stato della qualità dell’aria in Toscana, redatto da Arpat (dati 2022), rileva che nella stazione urbana fondo di LU_Capannori sono stati registrati 41 giorni/anno di superamento rispetto ai 35 per anno civile previsti dalla normativa vigente confermando così la criticità che perdura dal 2010. Il bando rientra nell’ambito delle misure previste dal Piano regionale di qualità dell’aria ed è in linea con l’Accordo di programma sottoscritto da Regione Toscana e ministero dell’ambiente e sicurezza energetica per contrastare le emissioni generate dall’utilizzo di apparecchi obsoleti alimentati a biomassa legnosa con classe di prestazione emissiva inferiore alle 3 stelle, per i quali vige il divieto di utilizzo dal 1 novembre al 31 marzo.

L’impatto emissivo di queste tipologie di impianti è infatti sostanziale. Dall’inventario delle emissioni regionale risulta che il riscaldamento domestico a biomassa è responsabile del 72% delle emissioni di PM10 primario.


Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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