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Firenze, Maggio musicale: programma da gennaio a giugno 2024

Il Don Pasquale (foto diffussa da MMF)

FIRENZE – Il Maggio Musicale Fiorentino ha presentato la stagione 2024 fino al 13 giugno, ovvero il resto della stagione invernale, finora svelata solo per l’ultimo trimestre 2023, e l’86° Festival del Maggio: in totale, quattro opere liriche, un dramma in forma di concerto, un’opera per bambini, un balletto e 12 concerti sinfonici, dall’evento speciale del 5 gennaio al concerto conclusivo del Festival. I prezzi si confermano decisamente più bassi che nell’era Pereira, in linea con lo scopo del Commissario Cutaia di riportare in teatro i fiorentini (perfettamente raggiunto con la Bohème in scena in questi giorni); ancora più convenienti saranno poi i prezzi per chi sceglie un abbonamento. Come preannunciato fin dall’inizio, Onofrio Cutaia ci tiene a collaborare con le altre realtà locali; compaiono così in cartellone spettacoli realizzati con gli Amici della Musica Firenze, l’Accademia Bartolomeo Cristofori, il Conservatorio Cherubini, la Scuola di Musica di Fiesole, l’Ort Orchestra della Toscana, il G.A.M.O., Tempo Reale con Maggio Elettrico, L’Homme Armé e Anbima, il Teatro della Pergola.

La fondazione del Maggio, oltre 90 anni fa, fu improntata a una profonda volontà di rinnovamento; la stessa intenzione guida adesso il rilancio dell’Istituzione. Se il Maggio fin da subito faceva sue le nuove proposte, percorreva strade espressive inedite, individuava, scopriva e lanciava artisti che da Firenze sono entrati a far parte della storia, oggi fa di nuovo sua questa missione; “scoperte/proposte” del Maggio che ora si delinea nel programma – sempre all’insegna della sostenibilità del progetto artistico – che si presenta e che diventerà la strada maestra e identitaria del “rinato” Maggio sin dal più prossimo futuro; strada che il Maggio intende percorrere a passi decisi anche per consolidare soprattutto il rapporto con il suo pubblico, destando sempre più il suo interesse e la sua curiosità.

Questo, in sintesi, quel che troveremo al Maggio fra inverno e festival: quattro opere liriche (Don Pasquale, Turandot, Tosca, Jeanne Dark), un dramma in forma di concerto (Peer Gynt), un’opera per i bambini ispirata a Turandot, 12 concerti sinfonici con giovani direttori ma ovviamente anche con i grandi nomi di Daniele Gatti, Zubin Mehta e Myung-Whun Chung e l’atteso ritorno di Riccardo Muti con i Wiener Philharmoniker (l’unico concerto più caro), un balletto (La trilogia dell’estasi con la coreografia di Roberto Zappalà); nel Festival, per i centenario della morte di Giacomo Puccini, un nuovo allestimento di Tosca diretta da Daniele Gatti, con il ritorno alla regia d’opera del grande attore ronconiano Massimo Popolizio, cui si affiancherà uno spettacolo “storico” del Maggio che rientra ormai tra i veri e propri cult dell’opera, Turandot con la regia firmata da Zhang Yimou e sul podio Zubin Mehta.

Da gennaio a marzo sul fronte sinfonico, l’idea nel comporre la programmazione è stata quella di chiamare sul podio, a fianco del direttore principale Daniele Gatti, direttori molto interessanti, che abbiano un’età compresa tra i trenta e i quarant’anni, con già una brillante carriera e che sono molto apprezzati a livello europeo nei maggiori teatri d’opera e sale da concerto: Nikolas Naegele, formatosi al Maggio in Accademia, poi Kappelmeister alla Deutsche Oper a Berlino e più volte assistente di Christian Thieleman a Salisburgo e a Bayreuth; Hankyeol Yoon vincitore nel 2023 del Concorso Karajan di Salisburgo, al suo debutto italiano, Min Chung, “figlio d’arte” con un’importante curriculum internazionale, Vitali Alekseenok vincitore nel 2021 del concorso Toscanini e, nel ’23, secondo al concorso Karajan e che ora ricopre il ruolo di Kappelmeister della Deutsche Oper am Rhein.

Lo stesso principio ha guidato la composizione di buona parte delle compagnie di canto sia per il versante operistico che concertistico: da una parte chiamando artisti di importante valore per esempio Sara Blanch, Marco Filippo Romano, Markus Werba, Francesco Meli, Teresa Iervolino, Carlo Bosi, Valeria Sepe, Alexia Voulgaridou, Gianluca Margheri, Pablo Ruiz, Ivan Magrì, Anicio Zorzi Giustiniani, Giovan Battista Parodi, Elia Schilton, Gabriele Sagona, Dario Giorgelé, alcuni al loro debutto sia al Maggio sia in Italia come Angelos Samartzis, Olga Maslova, Vanessa Goikoetxea, Alexey Markov, e dall’altro coinvolgendo i giovani artisti che sono ora avviati con successo a una carriera internazionale e che si sono formati all’Accademia del Maggio: Nikoleta Kapetanidou, Dave Monaco, Qianming Dou, Eunhee Maggio, Davide Piva, Valentina Corò, Alfonso Zambuto, Ludovico Filippo Ravizza, non scordando a fianco a loro i giovani talenti che tuttora la frequentano come Aleksandra Meteleva, Oronzo D’Urzo, Lorenzo Martelli, Matteo Mancini, Aitana Sanz-Pérez, Ohla Smokolina, Danbi Lee, Nikoletta Hertsak, Matteo Torcaso.

Nelle diverse iniziative a corollario della programmazione come le presentazioni delle opere, gli incontri con gli artisti, si segnala il 26 e 27 aprile presso il Foyer di galleria, il Convegno “Un baritono per il Novecento, Rolando Panerai, fra Tradizione e modernità” a cura di Giovanni Vitali e Giancarlo Landini, in occasione dei 100 anni dalla nascita del grande baritono.

Il 16 gennaio la stagione invernale parte col Peer Gynt di Edvard Grieg in forma di concerto, con la direzione di Nikolas Naegele e la drammaturgia di Pier Paolo Pacini; dal 15 marzo il Don Pasquale di Gaetano Donizetti, con la direzione di Daniele Gatti e la ripresa della regia di Jonathan Miller. Nei primi mesi, i concerti sinfonici diretti da Daniele Gatti (20 e 21 gennaio, con un programma ispirato al tema della trasfigurazione), Hankyeol Yoon (9 e 10 febbraio), Min Chung, (23 e 24 febbraio), di nuovo Daniele Gatti (16 marzo) e Vitali Alekseenok (29 marzo), oltre all’evento speciale fuori abbonamento con John Axelrod e la pianista Giulia Mazzoni il 5 gennaio e il concerto della Scuola di Musica di Fiesole che, con l’Orchestra Giovanile Italiana, come da tradizione, esegue il concerto di Capodanno la mattina del 1° gennaio 2024. La collaborazione con Gli Amici della Musica Firenze è siglata dal concerto in coproduzione tra il Maggio e gli Amici che l’11 marzo riporta Grigory Sokolov sul palcoscenico della Sala Mehta. L’opera per bambini, in collaborazione con Venti Lucenti è La principessa di gelo, ispirata a Turandot con la regia e drammaturgia di Manu Lalli e la direzione di Giuseppe La Malfa e anticipa quindi la Turandot in programmazione nel Festival; va in scena a partire dal 15 febbraio.

A interpretare la parte di Peer Gynt il grande attore fiorentino Sandro Lombardi, nella doppia parte di Aase e Solveig, l’attrice Elena Ghiaurov; l’attore Annibale Pavone interpreta il Mago; a due artiste dell’Accademia sono affidate le parti di Solveig (Aitana Sanz-Pérez) e di Anitra (Olha Smokolina). Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino. Maestro del Coro, Lorenzo Fratini.

Il 15 marzo (repliche il 17 alle ore 15.30, il 19, il 23, il 24 alle ore 15.30) va in scena Don Pasquale di Gaetano Donizetti. Sul podio Daniele Gatti, al suo debutto nel titolo. La regia di ritmo agile e arioso è quella firmata da Jonathan Miller nel 2001 e rimessa in scena nel 2011, è ripresa da Stefania Grazioli. I costumi sono di Isabella Bywater che firma anche le scene e che ambienta la trama in una casa di bambole su tre piani con le rampe di scale dove l’andirivieni frenetico dei personaggi, del coro e dei protagonisti sottolinea l’aspetto buffo e farsesco di quest’opera comunque dal sapore amaro di fondo. Norina è il ben noto soprano Sara Blanch (Nikoletta Hertsak il 23 marzo), Marco Filippo Romano, basso buffo tra i migliori al mondo, è Don Pasquale, il tenore Yijie Shi è Ernesto (Lorenzo Martelli nella recita del 23): dopo aver iniziato una fulgida carriera lanciata dal Rossini Opera Festival e poi consolidatasi in Europa aveva deciso di tornare in Cina per dedicarsi all’insegnamento e limitare la sua attività artistica nel suo Paese e ora ritorna, sempre in splendida forma vocale, in Italia; il baritono Markus Werba è il dottor Malatesta (Matteo Mancini il 23 marzo) e Oronzo D’Urzo è il Notaio. Martelli, Mancini e D’Urzo, sono giovani talenti che ancora frequentano l’Accademia del Maggio. Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino. Maestro del Coro, Lorenzo Fratini.

Nell’ultimo concerto della stagione il 29 marzo, giorno del Venerdì Santo, ascolteremo uno dei sommi capolavori di Rossini: lo Stabat Mater per soli, coro e orchestra. Protagonisti Nicoletta Kapetanidou (soprano), Alexandra Meteleva (contralto), Dave Monaco (tenore), Pablo Ruiz (basso), Coro e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, diretti da Vitali Alekseenok.

L’86esima edizione del Festival s’inaugura in Sala Mehta il 13 aprile con il concerto sinfonico corale diretto da Daniele Gatti; mette subito in cartellone la collaborazione con l’Accademia Bartolomeo Cristofori per cinque concerti a partire dal 14 aprile, prosegue con Turandot, l’opera lirica di Giacomo Puccini, nel fastoso e famosissimo allestimento “storico” di Zhang Yimou che sarà diretta da Zubin Mehta. Sul versante lirico gli altri due titoli in programmazione sono, dal 14 maggio, Jeanne Dark il nuovo allestimento dell’opera commissionata dal Maggio a Fabio Vacchi con la direzione di Alessandro Cadario e regia di Valentino Villa e, dal 24 maggio, Tosca, di Giacomo Puccini, con la direzione di Daniele Gatti e il nuovo allestimento firmato dalla regia di Massimo Popolizio. Sul versante sinfonico, oltre al concerto sinfonico-corale che inaugurerà il Festival, sul podio saliranno di nuovo Daniele Gatti il 5 maggio, Myung-Whun Chung, il 25 maggio,Riccardo Bisatti alla guida dell’Ort l’1 giugno (fuori abbonamento), Zubin Mehta nel concerto di chiusura il 13 giugno. Il Festival mette in calendario anche l’importante ospitalità il 12 maggio dei Wiener Philharmoniker che saranno diretti da Riccardo Muti. Le altre collaborazioni riguardano il fruttuoso rapporto con il Conservatorio Cherubini di Firenze e la Scuola di Musica di Fiesole in un “Progetto Giovani Musicisti” per una serie di quattro concerti eseguiti a partire dal 7 maggio presso la Sala Coro del Teatro con i rispettivi Complessi da camera delle due Istituzioni. Il 21 maggio è previsto in Sala Mehta il concerto de L’Homme Armé. Il 5 giugno G.A.M.O. Ensemble – Gruppo Aperto Musica Oggi – in Sala Regia per un concerto dedicato interamente a Luigi Nono e alle sue composizioni, e ancora in Sala Regia Tempo Reale con Maggio Elettrico l’11 e 12 giugno. Per il balletto il 30 e 31 maggio, la Compagnia Zappalà Danza con la coreografia di Roberto Zappalà, propone La trilogia dell’estasi, tre balletti: L’après-midi d’un faune, Boléro, Le Sacre du Printemps.

Quest’anno il festival finisce già il 13 giugno, non solo perché si era rivelato poco redditizio prolungarlo fino a metà luglio, ma perché dalla metà di giugno il teatro sarà requisito dal Comune per il Tour de France. In ogni caso, abbreviarlo rientrava fra le intenzioni dichiarate dal commissario fin dal suo insediamento. Lo studio Arké di Napoli ha disegnato un nuovo logo per il Maggio; rinnovato anche il sito, dove ora è più facile vedere a colpo d’occhio cosa c’è in programma.

Tornano gli abbonamenti che rendono sempre più conveniente il prezzo, già favorevole rispetto al passato, dei biglietti per gli spettacoli. Sono previsti tre turni di abbonamenti: “A”, “B”, “Pomeridiano” che sono declinati su quattro differenti tipologie. I prezzi relativi, relativi ai differenti posti nei settori delle due sale, sono consultabili sul sito del Teatro.

• “Abbonamento Lirico Sinfonico ” (Turno “A” ,”B” e “Pomeridiano”) , per un totale di 17 spettacoli (4 opere + 1 opera in forma di concerto + 1 balletto + 11 concerti sinfonici)

• “Abbonamento Sinfonica 2024” per un totale di 12 concerti (1 opera in forma di concerto + 11 concerti sinfonici)

• “Abbonamento Opera e Balletto” (Turno “A” , “B” e “Pomeridiano”), per un totale di 5 spettacoli (4 opere + 1 balletto)

• “Abbonamento Lirico Sinfonica Festival ” (Turno “A” , “B” e “Pomeridiano”) per un totale di 10 spettacoli (3 opere e 1 balletto e 6 concerti sinfonici)

Gli Abbonati del turno Stagione Lirico Sinfonica 22/23 (Turno “A”, “B” e “Matinée”) potranno rinnovare l’abbonamento “Abbonamento Lirico Sinfonico” (Turno “A”, “B” e “Pomeridiano”) a partire dal 24 novembre 2023 fino al 4 dicembre 2023.

Gli abbonati ai restanti turni compreso il Festival 2023 potranno rinnovare i propri turni di abbonamento a partire dal 5 dicembre 2023 al 11 dicembre 2023.

Sarà possibile sottoscrivere nuovi abbonamenti a partire dal 15 dicembre 2023 fino al 10 gennaio20 24 per l’Abbonamento Lirico Sinfonico” (Turno A, B e Pomeridiano) e “Abbonamento Sinfonica 2024”. Per l’Abbonamento Opera e Balletto (Turno “A”, “B” e “Pomeridiano”), il termine sarà il 28 febbraio 2024 mentre per l’Abbonamento Lirico Sinfonica Festival (Turno “A”, “B” e “Pomeridiano”) il termine ultimo sarà il 30 marzo 2024

Sono inoltre previsti tre “Carnet”, disponibili alla vendita a partire dal 15 dicembre, che possono essere scelti tra i seguenti:

• Abbonamento “Carnet Libero For You”: 3 opere a scelta o 2 opere e 1 balletto; e 5 concerti sinfonici (escluso il concerto dei Wiener Philharmoniker/Riccardo Muti) sconto del 15% sul prezzo complessivo dei biglietti a seconda del settore scelto.

• Abbonamento Carnet “Libero Sinfonica”: 5 concerti sinfonici a scelta (escluso il concerto dei Wiener Philharmoniker/ Riccardo Muti), sconto del 15 % sul prezzo dei biglietti a seconda del settore scelto • Carnet “Under 30”: 3 opere a scelta o 2 opere e 1 balletto; e 5 concerti sinfonici (escluso il concerto dei Wiener Philharmoniker/ Riccardo Muti), 13 euro in tutti i settori in base ai contingenti stabiliti.

I programmi fino al 13 giugno sono già consultabili su https://www.maggiofiorentino.com/

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