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Expo 2030: vince Riad con 119 voti. Roma solo terza (17), dietro a Busan (29)

L’Expo 2030 si svolgerà a Riad. La scelta è stata fatta nella prima votazione al Bureau International des Expositions con 119 voti. La Corea del sud con Busan ne ha ottenuti 29 e l’Italia, con Roma, solo 17

PARIGI – E’ stato un trionfo per Riad, che avrà l’Expo 2030, tra il 1 ottobre 2030 e il 31 marzo 2031. La città capitale dell’Arabia Saudita è stata votata da 119 stati membri del Bie, Bureau international des expositions, assegnando già al primo turno l’organizzazione dell’Expo, ottenendo così piu’ di due terzi di preferenze sufficienti a evitare il ballottaggio.

Grande delusione per Roma: la capitale d’Italia, che ospiterà il Giubileo del 2025, puntava al ballottaggio per poi cercare di rosicchiare voti a Riad al secondo turno e invece ha ottenuto appena 17 voti, dietro anche a Busan (città portuale della Corea del Sud) che di voti ne ha ottenuti 29.

Riad ospiterà dunque l’Esposizione Universale del 2030 e sarà la prima città araba ad organizzare l’evento. La notizia è stata accolta con un’esplosione di gioia dalla delegazione saudita, che ha dedicato alla rassegna mondiale questo tema: “L’era del cambiamento: insieme per un futuro chiaro”.

REAZIONI – L’assegnazione a Riad come sede di Expo 2030 rappresenta, secondo gli osservatori internazionali, un successo per Mohammed bin Salman, il leader ‘de facto’ dell’Arabia Saudita, ed una spinta ulteriore alla realizzazione di ‘Vision 2030’, l’ambizioso programma per diversificare l’economia del regno riducendo il ruolo del petrolio.

La vittoria è stata fortemente osteggiata dalle organizzazioni per i diritti umani, che denunciano un’operazione di maquillage di Mbs – l’acronimo con cui l’erede al trono è conosciuto in Occidente – per costruire una nuova immagine del regno, ‘sfregiata’ dall’omicidio del giornalista saudita Jamal Khashoggi nel 2018 e dagli abusi sui diritti civili. Riad Expo 2030, il cui tema è ‘L’era del cambiamento: insieme per un futuro lungimirante’, sarà solo uno dei grandi eventi internazionali che la monarchia del Golfo ospiterà nei prossimi anni.

Già forte di imponenti investimenti sportivi – dalla F1 al calcio con la proprietà del Newcastle – l’Arabia Saudita, che solo per l’Expo ha stanziato 7,8 miliardi di dollari, continua a rafforzare la sua posizione sulla scena mondiale, sfruttando lo sport come strumento di soft power. Il regno, che di recente ha ingaggiato l’ex ct Roberto Mancini, ospiterà nel 2027 la Coppa d’Asia di calcio.

Una sorta di prova generale in vista dei Mondiali che, dopo il ritiro della candidatura dell’Australia, si disputeranno nella monarchia del Golfo nel 2034. Nello stesso anno a Riad si terrà la 22ma edizione dei Giochi asiatici. Nel 2029, invece, il regno ospiterà i Giochi invernali asiatici con centinaia di miliardi di investimenti previsti per un Paese dove la neve non è certo familiare.

ITALIA VIVA – “La sconfitta di Roma sull’Expo è una figuraccia galattica sia di Gualtieri che di Meloni. Perdere ci sta. Ottenere solo 17 voti dimostra un’irrilevanza che l’Italia non merita. I sovranisti non sono credibili a livello internazionale, ormai è chiaro a tutti. E il Campidoglio deve darsi una mossa, perché questa Amministrazione non funziona”. Lo scrive sui suoi canali social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva.


Paulo Soares

redazione@firenzepost.it

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