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E’ morto Marcello Marziali: addio al “Gino” della serie televisiva I delitti del Barlume

Marcello Marziali insieme al regista Roan Johnson sul set a Marciana Marina del Barlume (foto dal porfilo FB di Johnson)

LIVORNO – Il Barlume piange uno dei suoi protagonisti. Se n’è andato a Livorno Marcello Marziali, colonna portante del vernacolo livornese, che ha conquistato vasta popolarità in tarda età, vestendo i panni di Gino Rimediotti, ex postino, cliente fisso del bar, irascibile e tirchio, uno dei quattro pensionati ‘investigatori vecchietti’ della serie tv “I delitti del BarLume”, tratta dai romanzi dello scrittore pisano Marco Malvaldi.

L’attore è morto ieri, giovedì 30 novembre 2023, all’età di 84 anni nella sua casa di Livorno, sua città natale, circondato dall’affetto dei suoi familiari, la moglie Giovanna e le figlie Cristina e Silvia. Il funerale si terrà sabato 2 dicembre, alle ore 15 nella chiesa di Madre Seaton in piazza Maria Lavagna. Marziali aveva affiancato alla sua professione di ragioniere, la passione per la recitazione, debuttando nel 1986 nel teatro livornese con commedie in vernacolo, dove è rimasto attivo fino al 2011. In anni più recenti era diventato anche un volto della televisione e del cinema. Dopo una breve apparizione in “Jesus” (1999) di Amasi Damiani, era comparso nel film “Sotto il sole della Toscana” (2003) di Audrey Wells tratto dall’omonimo romanzo di Frances Mayes, a cui era seguito un ruolo in “L’estate del mio primo bacio” (2005) di Carlo Virzì. Ha recitato nella serie tv “Il commissario Manara” (2011), per poi tornare al cinema come oste del Gambero Rosso nel “Pinocchio” (2019) di Matteo Garrone. Nel 2019 era stato anche Don Mimmo nella serie “The new pope” di Paolo Sorrentino.

Ma è recitando fin dalla prima stagione nel 2013 nella serie “I delitti del BarLume” che Marcello Marziali era diventato un vero e proprio personaggio, interpretando Gino Rimediotti, uno dei quattro pensionati-detective clienti fissi del bar, che pur attempati sono chiamati affettuosamente “Bimbi” nella fiction firmata Sky e giunta quest’anno all’undicesima stagione. In queste storie Gino è uno dei personaggi più amati della serie, soprattutto per le esilaranti gag legate alla tecnologia e i continui battibecchi con gli altri tre “vecchietti” del gruppo (Alessandro Benvenuti, Atos Davini, Massimo Paganelli) e con Massimo, interpretato da Filippo Timi.

A salutare tra i primi sui social l’attore livornese scomparso è stato Roan Johnson, il regista del BarLume, che su Facebook ha scritto: “Caro Marcello Marziali (per tutti noi del Barlume più semplicemente Gino) è stato un piacere lavorare e stare con te in questi anni. Anche una divertentissima faticaccia eh, quando ci facevi impazzire con le battute, che cambiavi di posto, distorcevi, inventavi di sana pianta. Ma non era una questione di memoria (lo abbiamo capito dopo un paio d’anni) era che ti emozionavi. Sentivi la pressione del set, le camere, gli altri attori. Ma poi in un modo o nell’altro la beccavi… e quanto facevi ridere! Era dentro di te, non solo per il tuo fisico da soffiatore di minestrine, ma per come le dicevi, ti muovevi: un talento magico e irripetibile. Hai avuto questi ultimi dieci anni di fama, quasi da rockstar. Non riuscivi a fare né il lungomare di Marciana Marina, né quello della tua Livorno, senza essere fermato decine di volte. Poi andavamo a girare qualche giorno a Roma e ti riconoscevano anche lì. E tu con gran classe, senza farti notare, gongolavi. Giustamente. Quale mestiere più bello di far ridere la gente? Stiamo preparando un paio di omaggi, e così ci farai fare qualche altra risata insieme. Grazie, è stato un privilegio starti accanto questi anni. Un abbraccio, Gino”.

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