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Generale Vannacci: è il nuovo capo di Stato maggiore del comando forze operative terrestri

Il generale Roberto Vannacci

ROMA – La notizia è stata anticipata dalla “Gazzetta di Lucca” e il ministero della Difesa l’ha confermata: il generale Roberto Vannacci, che vive a Viareggio, da domani, lunedì 4 dicembre 2023, si trasferirà a Roma dove, fra qualche giorno, assumerà l’incarico di capo di stato maggiore del comando delle forze operative terrestri/comando operativo esercito.

Il generale, finito quest’estate alla ribalta delle cronache, per quanto scritto nel suo libro, ‘Il mondo al contrario’, era stato avvicendato dal comando dell’Istituto geografico militare di Firenze, incarico che aveva assunto a giugno. Il comando a cui è stato ora assegnato è una delle aree di vertice dell’Esercito italiano ed è responsabile dell’indirizzo delle attività di approntamento e costituisce lo staff per il Capo di Stato maggiore dell’Esercito per i problemi connesse alla generazione delle forze per le operazioni, l’addestramento, l’approntamento, la simulazione, la validazione/certificazione/standardizzazione delle G.U. e unità operative e le informazioni tattiche.

“Il nuovo incarico, che ero sicuro ci sarebbe stato – ha spiegato lo stesso Vannacci -, mi è stato attribuito dai vertici delle forze armate a seguito del mio avvicendamento all’Istituto geografico militare. È un ruolo prestigiosissimo che assumo e porterò avanti con la passione di sempre, adeguato alla mia esperienza, non ho mai avuto dubbi sul fatto di non aver commesso mancanze disciplinari o violato codici militari. Anche il ministro Crosetto dopo il nostro incontro si era espresso chiaramente dicendo che avrei avuto un nuovo incarico. Chi fa polemica – aggiunge Vannacci – ha già mostrato di non essere preparato, asserendo delle sue verità non vere. Continuo a fare il soldato, chi ha millantato una mia discesa in politica lo ha detto erroneamente, almeno per il momento, perché ho sempre detto che non mi precludo nulla nel futuro”.

Secondo quanto si apprende, è tuttora in corso un procedimento disciplinare della Difesa nei confronti del generale, in seguito alla pubblicazione del suo discusso libro. Nell’immediatezza dei fatti, lo scorso agosto, era stata aperta un’inchiesta sommaria per acquisire i primi elementi di valutazione sul caso. Si è chiusa ad ottobre.

Successivamente, come accade per gli eventi più gravi, secondo quanto prevede il Codice dell’ordinamento militare, è stata aperta un’inchiesta formale più approfondita – con la nomina di un’apposita commissione – per verificare eventuali addebiti disciplinari al generale.

La commissione – che deve concludere il suo incarico entro 150 giorni – valuta gli atti prodotti dall’inchiesta sommaria, esegue accertamenti, acquisisce documenti e trasmette il rapporto finale all’autorità che ha ordinato l’inchiesta ed una scheda informativa dettagliata al ministro della Difesa. A seguito degli esiti dell’inchiesta formale potrebbero essere adottati provvedimenti disciplinari nei confronti di Vannacci, nel caso emergessero comportamenti non rispettosi delle regole.

CROSETTO – Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha commentato: “In merito alle pretestuose polemiche che oggi alcuni stanno provando a sollevare, sentendosi esperti di questioni e tematiche militari, mi preme solo sottolineare che il generale dell’Esercito Roberto Vannacci non è stato nè promosso, nè retrocesso. Crosetto invita ad “evitare polemiche strumentali basate su scarse o superficiali informazioni e di attendere con serenità che, come sempre, la legge faccia il suo corso”, in riferimento all’inchiesta interna sul caso “i cui esiti sono ancora in via di valutazione”.

SALVINI – “Complimenti e buon lavoro al generale Vannacci, leale e coraggioso servitore dell’Italia e degli italiani”. Così Matteo Salvini dopo la nomina del generale a capo di Stato maggiore delle forze operative terrestri.

IL MINISTERO – “Non è una promozione”, il nuovo incarico assegnato al generale Roberto Vannacci, nominato capo di Stato maggiore del Comando delle forze operative terrestri dell’esercito. Lo precisano fonti della Difesa, aggiungendo che il ruolo ‘non comporta relazioni con altre istituzioni’.
Vannacci, affermano le fonti, “dipenderà dal vice comandante delle Forze operative terrestri/Comando operativo Esercito e non avrà autonomia decisionale diretta. Sara solo comandante dei propri capi ufficio”.

DELLA VEDOVA – Polemico l’esponente di Più Europa Benedetto Della Vedova. Che ha commentato: “Il ministro Crosetto mi accusa di ‘livore’ per aver parlato (male) della promozione di Vannacci, spiegandomi che Vannacci non è stato né promosso né retrocesso. Nessun livore, Ministro, nelle mie parole, né ora né in passato. Come tutti, basta guardare le agenzie, ho considerato inopportuno che Vannacci sia stato promosso, se non formalmente politicamente, con un incarico prestigioso dopo quanto accaduto nei mesi scorsi, che lei stesso aveva duramente censurato. Del resto, il primo ad essere fiero ed orgoglioso di questo nuovo prestigioso incarico che ne rilancia il ruolo nelle forze armate è il generale Vannacci stesso. Ministro, ripeto, nessun livore, non faccia la caricatura delle posizioni diverse dalla sua”.


Sandro Bennucci

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