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Schmidt (Uffizi), appello alla Germania: “Restituire all’Italia la base del Discobolo Lancellotti”

Eike Schmidt (Foto d’archivio)

FIRENZE – La base del Discobolo Lancellotti, un marmo settecentesco che si trova nei depositi di un museo a Monaco di Baviera, deve essere restituita all’Italia. Lo sosttiene il direttore degli Uffizi, il tedesco Eike Schmidt. Che aggerma: “E’ assolutamente necessario e doveroso che la Germania restituisca quanto prima all’Italia la base marmorea settecentesca del Discobolo Lancellotti, rimasta finora in un museo tedesco, lo Staatliche Antikensammlungen di Monaco di Baviera”.

Schmidt ha parlato con i giornalisti a margine della presentazione della mostra di scultura classica “Divina Simulacra”. Aggiungendo: “Faccio un appello a tutti i miei connazionali della nazione alla quale continuo a far parte, anche se ora sono cittadino italiano – ha spiegato Schmidt – affinchè la Germania restituisca la base marmorea della statua che si trova nella collezione del Museo Nazionale Romano della Capitale italiana: ha valore per la scultuta, mentre in Germania non ha alcun senso”.

“Questa base marmorea – ha concluso Schmidt – senza la scultura non ha di per sè alcun valore nè storico nè artistico, peraltro sta nei depositi del museo tedesco e nessuno la può vedere. E’ assolutamente doveroso rimandarla in Italia”.

La scorsa settimana il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha dichiarato che il Discobolo Lancellotti è “patrimonio della Nazione e proprietà dello Stato italiano: è e resterà nella collezione del Museo Nazionale Romano”.

Una precisazione arrivata dopo che il direttore dello Staatliche Antikensammlungen di Monaco di Baviera, aveva chiesto la restituzione della celebre scultura. Sangiuliano, per questo, ha incontrato l’ambasciatore tedesco a Roma, Hans-Dieter Lucas, affermando di considerare “inaccettabile” la richiesta.

“Mi è stato riferito che il Governo di Berlino non chiede alcuna restituzione e non rivendica il Discobolo e che si è trattata di un’iniziativa del direttore del museo bavarese. Credo che questo direttore ci debba delle scuse”, ha detto il 5 dicembre Sangiuliano.

Aggiungendo: “Mi auguro che, nel quadro della cooperazione culturale con la Germania che intendo rafforzare fortemente, troveremo un accordo per il rientro in Italia anche della base marmorea settecentesca che appartiene all’opera di proprietà dello Stato italiano, rimasta finora a Monaco di Baviera”.

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