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Campi Bisenzio: operaio morto nei rulli. Rinviata a giudizio la consigliera delegata dell’azienda

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Il palazzo di giustizia di Firenze

FIRENZE – Il gup, Piergiorgio Ponticelli, ha deciso il rinvio a giudizio della consigliera delegata dell’industria Alma, di Campi Bisenzio, in seguito alla morte di Giuseppe Siino, operaio siciliano di 48 anni inghiottito dagli ingranaggi di un macchinario dello stabilimento in cui lavorava il 17 settembre 2021. Il processo si aprirà il 6 maggio 2024.

Siino faceva il turno serale ed era addetto alla macchina che riavvolgeva le bobine di moquette. Fu trascinato dai rulli in movimento del macchinario, hanno ricostruito le indagini coordinate dalla pm Ornella Galeotti. L’autopsia stabilì che morì per asfissia da schiacciamento.

L’imprenditrice, ritiene la pm Ornella Galeotti, non avrebbe predisposto “una barriera fisica o virtuale con fotocellula che arrestasse la macchina in caso di avvicinamento all’operatore” per evitare il rischio di intrappolamento nei macchinari.

Mise “a disposizione dei lavoratori – si legge nel capo di imputazione – una macchina con cilindri accoppiati per l’arrotolatura con una zona di imbocco priva di protezione per impedire la presa e il trascinamento delle mani e di altre parti del corpo o di un dispositivo che consentisse il rapido arresto dei cilindri”.

Sempre secondo l’accusa, la titolare di Alma, non avrebbe “assicurato la formazione dei lavoratori in materia di rischi collegati alle attività di produzione di tappeti e moquette, attività ritenute a rischio presunto alto”.

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