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Rischio valanghe: seimila persone isolate in Val d’Aosta

AOSTA – Rischio valanghe in Val d’Aosta: isolate oltre 6mila persone. Circa 4.500 si trovano nella valle del Lys, ai piedi del Monte Rosa: qui, a causa di una valanga caduta oggi a Gaby all’imbocco di una galleria della strada regionale, sono irraggiungibili i comuni più a monte, Gressoney-La-Trinité e Gressoney-Saint-Jean, oltre a un villaggio di Gaby.

Nella zona del Gran Paradiso, Cogne è isolata dalla tarda mattinata a causa della chiusura precauzionale della strada regionale: quasi 2.000 le persone bloccate. Domani le decisioni sulle riaperture.

Nei tre comuni le scuole domani, 4 marzo 2024, rimarranno chiuse. “Abbiamo un metro e 20 centimetri di neve a 1.700 metri di quota”, spiega il sindaco di Gressoney-La-Trinité, Alessandro Girod. Nel tardo pomeriggio “è scesa la valanga di Testa Grigia. Ha coinvolto un piazzale, ma non c’erano auto, in quanto era già stato chiuso in via preventiva”.

In paese “abbiamo 2.500-3.000 persone. I residenti sono 300, la parte restante è formata da turisti. Circa 200-250 oggi sono rimasti bloccati e hanno trovato sistemazione negli alberghi. Al momento la corrente c’è, viveri ne abbiamo, il negozio del paese riesce a erogare il servizio, abbiamo il gasolio, in questo momento siamo autosufficienti”.

Continua ad imperversare il maltempo tra Liguria e Piemonte, con precipitazioni nevose, che si registrano nel Vercellese, in particolare ad Alagna Valsesia, ai piedi del versante meridionale del Monte Rosa. In provincia di Vercelli la Strada Provinciale 124 da frazione Ferrate a Carcoforo chiusa per pericolo di slavine. Una grossa frana si è riversata su una strada provinciale nel Parmense.

La Liguria valuta richiesta d’estensione stato emergenza. Vento in rinforzo soprattutto nella provincia di Imperia dove, su monte Mure, sono stati toccati i 180 km/h e mare sempre più mosso con onde che vanno da un minimo di 3 metri e mezzo a un massimo di 5 metri.

La pioggia in Liguria continua a cadere ma per il momento, con una cumulata massima di 110 mm, “non rappresenta particolare criticità – ha detto Federico Grasso (Arpal), anche se due torrenti in val Bormida hanno superato la prima soglia di allarme. A preoccupare sono il vento e soprattutto il mare che sta rinforzando e che potrebbe portare violente mareggiate e massima attenzione va alle frane, che potranno verificarsi anche in assenza di precipitazioni per diversi giorni a venire”

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