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Mar Rosso: nave Duilio abbatte due droni. Houthi:”Italia schierata coi nostri nemici”

La nave Caio Duilio (Foto dal sito della Marina Militare Italiana)

EGITTO – Resta tesa la situazione nel Mar Rosso, dove il cacciatorpediniere lanciamissili della Marina Militare italiana ‘Caio Duilio’ ha abbattuto oggi, 12 marzo 2024, due droni aerei fatti levare in volo dai ribelli Houti. Si è trattato di un “principio di autodifesa”, ha specificato lo Stato maggiore della Difesa. Duilio una decina di giorni fa, quando non era ancora base operativa di Aspides, aveva sventato un altro attacco degli Houthi abbattendo un drone.

“L’abbattimento di nostri droni da parte della marina militare italiana costituisce una nuova conferma che l’Italia si è voluta schierare a fianco dei nostri nemici e a difesa di Israele”. Lo ha detto oggi Abdennaser Mahamed, funzionario del dipartimento dei media della presidenza della Repubblica (Houthi) di Sanaa, precisando tuttavia che “l’Italia per il momento non è un nostro obiettivo diretto”.

“L’Italia e gli altri Paesi della coalizione filo-israeliana dimostrano di non voler calmare la situazione o contenere il raggio del conflitto. Vogliono invece espanderlo in tutto il Mar Rosso. Ma saranno le forze yemenite a determinare il teatro delle operazioni”, ha aggiunto il funzionario.

“Queste operazioni – ha detto Mahamed – rimangono mirate su due obiettivi: impedire alle navi israeliane di dirigersi verso la Palestina occupata e colpire le navi americane e britanniche, per il sostegno americano e britannico a Israele nell’aggredire Gaza”.

“Si tratta di una zona che è diventata pericolosa, nella quale gli Houthi sono passati dagli attacchi ai mercantili alle navi militari. C’è una evoluzione continua delle modalità di attacchi. Anche questa notte gli attacchi sono stati condotti in modo diverso”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo all’evento LetExpo2024.

“Non basta l’approccio militare, che serve per dare sicurezza, ma il tema di cui si parlerà nelle prossime settimane è quello di affiancare altri sistemi, altri interventi, altre trattative politiche e diplomatiche per far cessare questi attacchi che poi non incidono, come vorrebbero nelle dichiarazioni degli Houthi, sulla guerra a Gaza, ma soltanto sull’economia italiana o dell’Europa”, ha aggiunto Crosetto.

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