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Ex Gkn, sindacati all’attacco: “L’Azienda provoca chiedendo un tavolo per l’ordine pubblico. Paghi i lavoratori”

I giornalisti dirigenti Ast al fianco dei lavoratori ex Gkn nella fabbrica di Campi (Foto Palinko)

FIRENZE – Inviare i vigilantes o chiedere addirittura, da parte dell’Azienda, un tavolo in prefettura per ripristinare l’ordine pubblico nell’ex stabilimento Gkn occupato è, secondo i sindacati, un’inutile provocazione. Lo dichiarano, in una nota congiunta, Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom-Cgil e Stefano Angelini della Fiom-Cgil Firenze.

“Chiedere di ripristinare la legalità nello stabilimento ex GKN di Campi Bisenzio – scrivono i sindacalisti – è una provocazione, un pretesto per non presentarsi al tavolo di martedì convocato dal MIMIT. QF è un’azienda ancora in attività e dove i lavoratori sono a disposizione del datore di lavoro e continuano a mantenere in sicurezza lo stabilimento attraverso la manutenzione ordinaria, come confermato anche ieri dal nuovo Responsabile del servizio di prevenzione e protezione”.

“Quello dell’azienda – insistono gli esponenti sindacali – è un comportamento inaccettabile nei confronti di lavoratori senza stipendio da tre mesi. QF sta seguendo un percorso che niente ha a che fare con il rispetto della sentenza del Tribunale di Firenze che prevede l’applicazione della Legge 234/2021.
Per noi quella del 26 marzo resta la data del tavolo al MIMIT a cui tutti i soggetti convocati sono tenuti a presentarsi. Chiediamo al Ministro Urso di richiamare QF al rispetto delle convocazioni istituzionali e dei doveri costituzionali. Riteniamo grave che un’azienda privata in attività chieda l’intervento di un tavolo per l’ordine pubblico”.

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