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Bagno a Ripoli: arrestato con l’accusa di atti persecutori verso l’ex compagna. Attesa sotto casa e al lavoro

BAGNO A RIPOLI – Un giovane è stato arrestato con l’acusa di atti persecutori verso l’ex compagna. La relazione fra i due sarebbe cessata domenica 124 marzo. I carabinieri sono dovuti intervenire due volte. Alla fine, di fronte, a una situazione ritenuta a potenziale rischio di degenerazione, nella notte appena trascorsa hanno proceduto all’arresto dell’uomo, in flagranza di reato.

Verso le 21.00 di lunedì, a seguito di attivazione pervenuta sul numero di emergenza 112, i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Firenze sono intervenuti a Bagno a Ripoli, su richiesta di una donna che chiedeva aiuto poiché intimorita dall’ex compagno che, con la pretesa di volerle parlare, l’attendeva all’esterno del luogo di lavoro sin dall’inizio del turno, avvenuto nel tardo pomeriggio.

La donna, seppur scossa dalla spirale di eventi in cui si stava trovando catapultata, aveva la lucidità di fornire ai militari tutti gli elementi necessari per poter procedere all’individuazione e all’identificazione dell’uomo, effettivamente sorpreso dai militari all’interno dell’abitacolo della sua autovettura all’esterno del luogo di lavoro senza una valida ragione.

Da quel momento sono stati svolti gli accertamenti che hanno condotto i militari a rinvenire dapprima nella disponibilità dell’uomo a bordo dell’autovettura alcuni oggetti idonei all’offesa, compresi un coltello multiuso e un paio di forbici, il cui porto in luogo pubblico, si precisa, è del tutto immotivato e ingiustificato, e successivamente a rendersi conto e ricostruire il quadro di pressioni e di minacce vissute nell’ultimo periodo dalla donna.

La vittima, di fronte ai Carabinieri, ha infatti rappresentato una situazione in atto già dai tempi della relazione sentimentale, aggravatasi al termine della stessa, cui aveva deciso di porre fine già nella serata di domenica quando, stanca delle insistenze e delle minacce, richiedeva per la prima volta l’intervento dei Carabinieri. A nulla è valso il primo intervento tanto che durante l’intera giornata di lunedì l’atteggiamento persecutorio è proseguito fino all’arresto in flagranza occorso davanti alla sede del luogo di lavoro della donna. 

Raccolta l’ennesima prova nei confronti dell’uomo, già destinatario in passato di un ammonimento del Questore per analoghi motivi in danno di altra donna, il giovane è stato dichiarato in stato di arresto per il reato di atti persecutori e trattenuto in camera di sicurezza. L’arresto è stato convalidato ed è stata applicata la misura cautelare in carcere.

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Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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