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Coni: medaglia d’oro a Fabrizio Meoni, morto durante la Parigi-Dakar

Fabrizio Meoni
Fabrizio Meoni

FIRENZE – Omaggio a un campione morto sul campo. Una medaglia d’oro al valore atletico e’ stata assegnata dal Comitato olimpico nazionale alla memoria del centauro Fabrizio Meoni, morto l’11 gennaio 2005 durante la Parigi-Dakar.

Destinata agli atleti italiani che abbiano ottenuto primati o risultati d’eccellenza in ambito olimpico o internazionale, questa prestigiosa benemerenza sportiva è stata consegnata questa mattina alla famiglia di Meoni, nel corso di una cerimonia, tenutasi al Centro di preparazione Acqua Cetosa ‘Giulio Onesti’, alla presenza del presidente della Federazione motociclista italiana Giovanni Copioli, il presidente del Coni, Giovanni Malagó e il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.

Con questa medaglia d’oro carica di significato, il Coni, si spiega in una nota, ha dunque voluto solennemente premiare “per meriti eccezionali”, il pilota castiglionese, due volte vincitore della Dakar, scomparso prematuramente nel 2005. Grande emozione nella famiglia Meoni per questo riconoscimento a un campione che ha fatto parlare di sé per le sue gesta, ma anche per quello che ha saputo trasmettere come uomo e come sportivo.

Il ministro per lo Sport Andrea Abodi, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Fmi e membro di giunta, Giovanni Copioli, hanno consegnato la medaglia d’oro e la pergamena celebrativa alla moglie di Fabrizio, Elena, e al figlio Gioele. Entrambi hanno ricordato, commossi, l’importanza del valore della solidarietà per il pilota vincitore delle Dakar 2001 e 2002. Erano presenti anche i vice presidenti del Coni, Silvia Salis e Claudia Giordani, il segretario generale del Coni Carlo Mornati e il sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli.

Il riconoscimento che ha celebrato la memoria di Fabrizio Meoni, promosso dalla Fmi, si spiega ancora, è stato assegnato anche per intercessione del ministro Andrea Abodi che nel gennaio scorso aveva visitato Castiglion Fiorentino e aveva avuto modo di conoscere ancor meglio le gesta del pilota. E’ stato inoltre proiettato un video commemorativo di Meoni. Nel suo intervento Abodi ha evidenziato come l’assegnazione della medaglia d’oro al valore atletico esalti i valori della famiglia e dell’altruismo in cui Fabrizio Meoni si riconosceva pienamente.

Malagò ha sottolineato come la levatura morale e sportiva abbiano trovato perfetta sintesi nella figura di Meoni. Il figlio, Gioele, e la moglie Elena hanno evidenziato lo spirito di solidarietà e l’amore che Fabrizio provava verso l’Africa e che si concretizzava in iniziative di beneficenza. “Fabrizio Meoni è stato ed è un punto di riferimento per tutti noi nello sport come nella vita”, ha detto Copioli. “Ha contribuito a fare del bene in una terra, l’Africa, che lui amava particolarmente e sono sinceramente orgoglioso che Gioele porti avanti lo stesso spirito del papà con i progetti della sua fondazione. Lo ringrazio a nome di tutta la Fmi perché con queste attività vengono perpetrati e condivisi i valori di Fabrizio, dello sport e della vita”.


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Paulo Soares

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