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Giorgia Meloni a De Luca: “Sono la stronza, come sta?”. E apre il centro sportivo di Caivano. L’emozione di Don Patriciello

La premier Giorgia Meloni a Caivano (foto governo.it)

CAIVANO (NAPOLI) – Giorgia Meloni è tornata a Caivano, avendo contribuito a grandi cambiamenti: da struttura abbandonata, teatro delle violenze sessuali ai danni di due cuginette di appena 10 e 12 anni, a nuovissimo centro sportivo dotato di piscina, campi da calcio, da tennis e da padel e di uno skate park, con annesso parco urbano e presto un teatro da 500 posti e un anfiteatro all’aperto da mille posti. È la rinascita del centro “ex Delphinia” di Caivano, da oggi, 28 maggio 2024, ribattezzato “Centro Pino Daniele”.

Ma al momento dei saluti di benvenuto, la premier ha stretto la mano di De Luca presentandosi come “lastronzadella Meloni”, citando un fuorionda del governatore campano di qualche mese fa. Più tardi, parlando dal palco allestito sul campo polivalente del centro sportivo, Meloni si è rivolta nuovamente a De Luca: “Lei ieri diceva di questa visita che era una passeggiata del governo. Se tutte le volte che la politica passeggia portasse questi risultati, avremmo una politica più rispettata dai cittadini. Continueremo a passeggiare e faremo di Caivano un modello per la nazione intera, esporteremo questo modello in molte altre Caivano d’Italia”.

Il centro ha riaperto al termine di mesi di lavori di bonifica, ristrutturazione e riqualificazione nell’ambito del progetto “Illumina Caivano” affidato dal Governo a Sport e Salute. Per la riapertura la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è tornata a Caivano, a 9 mesi dalla sua prima visita. Accompagnata dai ministri Piantedosi e Abodi, dal capo della Polizia Pisani e dal presidente di Sport e Salute Mezzaroma, Meloni ha visitato il centro che sarà affidato alle Fiamme Oro della Polizia di Stato.

“La mia emozione stamattina è ai limiti della commozione – ha detto la premier – il messaggio di oggi è che lo Stato può fare la differenza e che le istituzioni possono mantenere i loro impegni. Siamo partiti da un orrore indicibile, quella violenza perpetrata dal branco su due bambine innocenti e dal fallimento delle istituzioni che qui non sono riuscite a difendere i più deboli, i più fragili”.

Meloni ha ringraziato don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa del Parco Verde di Caivano che ad agosto scorso, dopo la notizia degli stupri subiti dalle due bambine, scrisse un messaggio alla premier chiedendole un suo intervento diretto: “Lo conoscevo per le sue gesta e mi ha scritto ‘vieni qui a vedere i dannati del Parco Verde di Caivano’. Ho deciso di fare esattamente questo, sono venuta al Parco Verde. Ma non ci siamo limitati alla condanna doverosa e alla solidarietà, abbiamo invece detto cosa le istituzioni avrebbero fatto per evitare che accadesse di nuovo. Abbiamo fatto una scommessa impegnativa, abbiamo detto che sarebbe stato bonificato e ricostruito entro maggio: oggi è il 28 maggio, abbiamo mantenuto quell’impegno”.

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