Firenze, Maggio Musicale: l’86° edizione si chiude con il “tutto esaurito” di Mehta

FIRENZE – Giovedì 13 giugno 2024 alle 20 ultimo concerto dell’86° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, esaurito da diverse settimane; nella sala a lui intitolata nel Teatro del Maggio, il direttore onorario a vita Zubin Mehta dirige l’Orchestra e il Coro del Maggio in un concerto sinfonico-corale che vede in programma Hugo Wolf, Der Feuerreiter (da Mörike Lieder), Frédéric Chopin, Concerto n. 2 in fa minore per pianoforte e orchestra op. 21 (solista Alexander Gadjiev) e Antonín Dvořák, Sinfonia n. 7 in re minore op. 70.
In apertura, la ballata gotica Der Feuerreiter di Hugo Wolf, estratta dalla sua raccolta Zwölf Lieder nach Gedichten von Eduard Mörike; la versione per coro e orchestra fu composta nel 1892; narra la folle corsa di un misterioso ‘cavaliere del fuoco’ chiamato a domare l’incendio di un mulino, ma ci troverà la morte.
Segue una delle più amate composizioni di Frédéric Chopin, il Concerto n. 2 in fa minore per pianoforte e orchestra op. 21, scritto tra il 1829 e l’inizio del 1830 ed eseguito per la prima volta a Varsavia il 17 marzo dello stesso anno, quando Chopin aveva da poco compiuto 19 anni. Anche se la partitura riporta la dedica alla contessa Delphine Potocka, il Concerto n. 2 fu ispirato dall’amore platonico del compositore per Konstancja Gladkowoska, un’allieva di canto del Conservatorio di Varsavia. Solista in questa esecuzione è il non ancora trentenne Alexander Gadjiev: fra i più valenti pianisti del panorama internazionale, vincitore di numerosi premi nel corso della sua già intensa carriera – tra cui il primo premio al Concorso Internazionale di Sydney 2021, quello del Terence Judd Award 2022, del Montecarlo “World Piano Masters” e del 42° Premio Abbiati come miglior solista per l’anno 2022; è al suo debutto assoluto al Teatro del Maggio e suona un pianoforte Shigeru Kawai SK-EX.
Chiude il concerto e il Festival la Sinfonia n. 7 in re minore op. 70 di Antonín Dvořák, nata all’epoca dei primi successi internazionali del suo autore; fu la Società Filarmonica di Londra a commissionare al maestro boemo questa nuova ,sinfonia sulla scia dei successi ottenuti durante una serie di concerti nella capitale inglese nel 1884, città dove Dvořák era conosciuto e stimato soprattutto per la trasposizione orchestrale delle Danze slave, composizioni spiccatamente folkloristiche e particolarmente apprezzate dal pubblico inglese. Realizzata tra il dicembre del 1884 e il marzo del 1885, la Sinfonia n. 7 debuttò al St. James Hall di Londra il 22 aprile del 1885 sotto la direzione dell’autore. Vicina al modello sinfonico di Brahms, di cui Dvořák aveva ascoltato poco tempo prima la Terza Sinfonia, mostra un carattere austero ed equilibrato, soprattutto nel primo movimento, ma anche tratti tipicamente slavi, riscontrabili nelle melodie del secondo movimento, ritmo di danza boema dello Scherzo e nel tema zingaresco che chiude l’Allegro finale.
Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Piazza Vittorio Gui)
Giovedì 13 giugno alle 20
Hugo Wolf, Der Feuerreiter per coro e orchestra (da Mörike Lieder),
Frédéric Chopin, Concerto n. 2 in fa minore per pianoforte e orchestra op. 21 (Maestoso/Larghetto/Allegro vivace)
Antonín Dvořák, Sinfonia n. 7 in re minore op. 70 (Allegro maestoso/Poco adagio/Scherzo: Vivace. Poco meno mosso/Finale: Allegro)
Direttore Zubin Mehta – Pianoforte Alexander Gadjiev — Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino Maestro del Coro Lorenzo Fratini
Alexander Gadjiev suona un pianoforte Shigeru Kawai SK-EX messo a disposizione da Kawai Europa
Settore D: 20€ Settore C: 35€ Settore B: 50€ Settore A: 70€ (biglietti esauriti)
Durata complessiva 1 ora e 20 minuti circa (più intervallo)
Zubin Mehta e l’Orchestra e il Coro del Maggio partiranno poi per due prestigiose tournée, in Cina a Tianjin e a Beijing (19, 20, 21, 22, 23 giugno) e al Festival di Lubjana, in luglio.
