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Affitti brevi, Property Managers: “Illegittime le limitazioni di Comuni e Regione Toscana”

Turisti in coda per entrare nel Duomo di Firenze (Foto Palinko)

FIRENZE – “Le competenze legislative in materia di locazioni non spettano né ai Comuni né alla Regione, ma esclusivamente al Parlamento. Già in passato, tentativi simili sono stati dichiarati illegittimi dai tribunali”. A dichiararlo, in una nota, è Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia, in merito al Testo Unico sul Turismo della Regione Toscana, di cui si è discusso durante l’audizione delle associazioni di rappresentanza degli imprenditori e dei manager delle locazioni turistiche nella seconda commissione del Consiglio Regionale della Toscana.

“La proposta di consentire ai sindaci la facoltà di introdurre limitazioni alle locazioni turistiche – continua Fagnoni – presenta profili di illegittimità. Le norme che regolano i contratti di locazione rientrano nelle competenze esclusive del Parlamento: né i Comuni né la Regione possono decidere in materia di locazioni, e i tentativi di intervento in questo ambito hanno già dimostrato di non essere conformi al quadro legislativo nazionale. I ricorsi presentati contro queste scelte, infatti, hanno sempre confermato l’illegittimità dei provvedimenti, portando all’annullamento delle norme”.

“La Regione nel 2016 e il Comune di Firenze, sotto le amministrazioni Nardella prima e Funaro ora – prosegue -, hanno più volte tentato di emanare norme che sembrano dettate più da considerazioni politiche che da una reale volontà di risolvere i problemi del settore, con un altissimo costo per gli operatori come noi e per i proprietari di immobili”. Secondo il presidente di Property Managers Italia, “questi approcci non solo non sono corretti, ma compromettono la stabilità del mercato e creano incertezze continue”.

“Se questa norma contro le locazioni turistiche è stata pensata per contrastare l’overtourism – conclude Fagnoni – vanno sottolineate inoltre la sua superficialità e fallacia. L’overtourism non è un fenomeno circoscritto alle sole locazioni turistiche: anche i turisti che soggiornano in hotel, navi da crociera o quelli che visitano la città per poche ore contribuiscono al sovraffollamento. L’idea che limitare le locazioni turistiche possa risolvere questo problema è una iper semplificazione che non tiene conto della complessità del fenomeno”. 

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