Cernobbio: Schlein, Calenda e Conte divisi sull’Ucraina nel dibattito chiuso alla stampa
Dopo che Giorgia Meloni, intervenuta ieri, 7 settembre 2024, e applaudita dagli imprenditori, aveva confermato pieno sostegno dell’Italia all’Ucraina, anche dopo aver dialogato e stretto la mano a Zelensky. E’ stata la volta dei partiti di opposizione parlare dal palco di Cernobbio. Un “campo largo” assai fragile e frastagliato. Pronto a fare una battaglia comune, contro il governo, sulla sanità, ma spaccato sull’Ucraina.
Carlo Calenda (Azione) a favore degli aiuti a Zelensky, Giuseppe Conte (M5S) contrario. Elly Schlein, un po’ nel mezzo, non senza imbarazzi.
Elly Schlein, Giuseppe Conte e Carlo Calenda, come detto, si sono confrontati durante un dibattito, chiuso alla stampa, con gli imprenditori al Teha Forum, su domanda degli stessi presenti. Secondo Carlo Calenda “gli ucraini stanno combattendo per tenere Putin lontano dall’Europa, può dare difficoltà di business a qualcuno? Non ne dubito – ha spiegato – . Putin non sta attaccando l’Ucraina e basta ma sta cercando di minare le nostre democrazie e va fermato”. Secondo il leader di Azione è “ipocrita il dire dell’Italia, unico paese in Europa insieme all’Ungheria, che sì le armi si possono usare ma non puoi colpire l’aeroporto da cui partono i bombardamenti che colpiscono il tuo Paese”.
Orban “il signore che avete ospitato ieri – ha proseguito -, è la quinta colonna della Russia e agisce per conto della Russia e così lo sono pariti che stanno nel nostro Parlamento che hanno accordi formali in essere con la Russia. La difesa si fa sul territorio ucraino e anche colpendo in modo delimitato obiettivi militari da cui partono gli attacchi”. Secondo il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte il conflitto, con le conseguenze che sta avendo sull’economia, rischia di far perdere competitività agli imprenditori e una vittoria militare dell’Ucraina sembra non essere alle porte. Per questo bisogna “che le due parti si accordino per la pace, bisogna imporre una soluzione negoziale per fermare questo drammatico conflitto”. Elly Schlein, la segretaria del Pd, non avrebbe, secondo chi ha potuto ascoltare, parlato del tema delle armi e del loro utilizzo anche in territorio russo, ma ha confermato il sostegno senza se e senza ma all’Ucraina. La segretaria ha anche toccato il tema della guerra a Gaza dicendo che come Israele ha il diritto a vivere in sicurezza così anche la Palestina.
“Credo e spero che” con le opposizioni “ci sarà occasione di fare un lavoro comune anche sulla manovra. Che purtroppo ci aspettiamo, come quella dell’anno scorso, senza respiro e senza anima”. Lo sottolinea la segretaria del Pd Elly Schlein, palando con la stampa a margine del suo intervento al Teha Forum a Cernobbio. “Noi vogliamo assicurarci che il Paese sia messo in condizione di ripartire – prosegue -. È il nostro primario interesse. Anche i salari sono diminuiti, ce ne dobbiamo occupare con grande urgenza”.
La segretaria Dem ribadisce la soddisfazione per avere partecipato al Forum con un confronto con gli altri leader delle opposizioni, Giuseppe Conte e Carlo Calenda. “Sono molto felice di aver partecipato a questo confronto, credo che siano emerse anche alcune piste di lavoro comune, ad esempio abbiamo parlato di sanità pubblica, di congedi paritari, di politica industriale – conclude -. Credo e spero che ci sarà occasione di fare un lavoro comune anche in vista della prossima manovra”.
‘Al di la’ delle singole scelte e dei singoli scandali, questo governo ha un gigantesco problema di classe dirigente politica. Non riesce ad amministrare il Paese’. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, arrivando al Teha Forum a Cernobbio. L’intervento di Giorgia Meloni di ieri ‘e’ quello che ha fatto ogni presidente del Consiglio in questo posto – ha aggiunto -. Cioe’ raccontare le magnifiche sorti progressive del governo. Alcune cose che ha fatto Meloni le condivido, alcuni dati sono positivi, perche’ lo sono effettivamente’. ‘Trovo abbastanza ridicolo quello che si fa in Italia da sempre, lo faceva la stessa Meloni: quando sei all’opposizione dici che va tutto male e quando sei al governo dici che va tutto ben- ha concluso – . Credo che il problema sia piu grande di cosi”.
“Industria 5.0 è arrivata in ritardissimo e ha 13 step autorizzativi che la rendono farraginosissima”. Così il leader di Azione Carlo Calenda al Teha Forum di Cernobbio. “Noi vogliamo collaborare con le opposizioni ogni volta che è possibile, alcune volte ce la facciamo altre volte no. Ma Azione non starà in una coalizione in cui non è chiaro come si intende affrontare la transizione energetica. Per noi – ha aggiunto – il Green Deal è da superare perché irrealizzabile. Devi avere il nucleare sennò continuerai ad andare a gas”. Secondo Calenda “l’Europa sta finendo – ha concluso – e la situazione di tutti le democrazie liberali è la peggiore dal 1945 in poi. La democrazia morirà non per la Meloni ma perché la gente non andrà più a votare perché pensa che la politica non aiuta”.
Questa estate “abbiamo assistito al dibattito surreale sullo ius scholae, abbiamo parlato di una cosa banale di cui tutti gli imprenditori avrebbero bisogno, perchè serve nuova cittadinanza”, per il lavoro e per pagare le pensioni. Lo ha detto il leader di Azione Carlo Calenda intervenendo al Teha Forum a Cernobbio. “Alla fine succede che tutti dicono che sono d’accordo e nulla di tutto questo accade”, ha concluso.
“Io ho una formazione al Parlamento Europeo, lì si costruiscono le maggioranze sui dossier e sui contenuti, un approccio che condivido molto e che ci ha portato a dialogare con Carlo Calenda e altre forze politiche, chiudendo alleanze importanti per le prossime regionali come in Liguria dove abbiamo messo al centro alcuni temi”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein. “Non siamo qui né ad abbracciare il trionfalismo del governo né a dipingere un quadro più fosco di quello che è – ha aggiunto -. Ci sono elementi di preoccupazione e c’è una crescita in linea con l’Ue. Il punto è provare a non accontentarci e chiederci cosa sta trainando questa crescita e come ci si sta attrezzando per il domani”. Perché secondo Schlein “è indubbio che questa spinta viene dal Pnrr, su cui tanto ci siamo battuti”.
“Avremmo bisogno di un nuovo Next generation Eu. Ci siamo battuti per questa svolta storica dell’Ue, ma andrebbe stabilizzato”: così il leader del M5s Giuseppe Conte. “Solo con uno strumento del genere l’Ue può competere nello scenario globale. Dovremmo incrementare il bilancio netto dell’Ue e contrastare la logica dei paradisi fiscali”, ha aggiunto Conte. Secondo il leader pentastellato “la politica economica di questo governo sembra puntare sull’avanzo primario, nuove tasse e ulteriori tagli – ha concluso -, per puntare sul lavoro povero e sull’export che sta andando bene ma con il rischio di affossare la domanda interna”. “Una tassa sugli extra profitti sarebbe buona e giusta”.