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San Casciano dei Bagni: scoperti nuovi tesori. Corone, oro e serpenti

(foto FB Pagina ufficiale dedicata allo scavo archeologico del Santuario Ritrovato di San Casciano dei Bagni)

SAN CASCIANO DEI BAGNI (SIENA) – Reperti di oltre 2300 anni fa sono tornati alla luce a San Casciano dei Bagni (Siena), lasciando archeologi e appassionati senza parole. Statue, gioielli, monete e tanti altri oggetti preziosi testimoniano un mondo antico immortale. Lo ha reso noto oggi, 3 dicembre 2024, Jacopo Tabolli, professore dell’Universita’ di Siena e coordinatore degli scavi a San Casciano dei Bagni, durante la presentazione dei nuovi tesori scoperti negli stessi scavi della citta’ della Valdichiana senese.

“Quest’anno la campagna e’ stata particolarmente fortunata, permettendoci di riportare alla luce una nuova sezione del deposito votivo del grande tesoro del tempio, situato all’interno della vasca sacra di acqua calda del Bagno Grande. Tra i reperti ritrovati vi sono numerosi oggetti in oro: anelli, corone e oltre diecimila monete auree”. “Un elemento straordinario e’ la conservazione di migliaia di uova all’interno del deposito votivo, rimaste immerse nel fango caldo”. “Alcune di esse – aggiunge Tabolli – perfettamente preservate dopo oltre duemila anni, testimoniano l’offerta rapida dedicata al potere generativo della sorgente”. “Sul fondo della vasca, inoltre, e’ stato rinvenuto uno strato interamente composto da serpenti in bronzo, tra cui un esemplare lungo piu’ di un metro. Questi serpenti sono Agatodemoni, i protettori della sorgente e lo spirito stesso dell’acqua salvifica del Bagno Grande”.

Soddisfazione della sindaca Agnese Carletti: “Quelle di oggi sono scoperte importantissime che confermano la straordinarieta’ del sito archeologico”. “Questo sito archeologico ha portato con se’ un progetto ambizioso, che non si limita a valorizzare un’area di scavo, ma punta a creare un museo di rilevanza nazionale in un comune piccolo come San Casciano dei Bagni, oltre a un hub di ricerca universitario internazionale”, ha proseguito la sindaca.

Sul nuovo museo, ha aggiunto Carletti: “Tra poco avremo aggiornamenti, ma possiamo dire che tutto sta procedendo. La presenza oggi, a San Casciano, del ministro Alessandro Giuli, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e del rettore dell’Universita’ per Stranieri di Siena, Tommaso Montanari, insieme agli altri protagonisti del progetto, dimostra quanto ogni soggetto coinvolto stia lavorando per concretizzare al piu’ presto questa iniziativa – ha continuato -. Per la comunita’ di San Casciano e’ fondamentale: si tratta di una realta’ piccola, che ha investito tutto su questi scavi e ora attende soprattutto la realizzazione del museo, che deve avvenire nel piu’ breve tempo possibile”.

Secondo Carletti “il 2026 sembra essere l’anno di riferimento per l’apertura del museo. E’ una scadenza ambiziosa, ma raggiungibile. Personalmente, ogni volta che mi e’ stato chiesto, ho sempre immaginato la fine del 2026, e credo che oggi questa data verra’ confermata”.

“Tra pochi giorni firmeremo il rogito per l’acquisto della prima sede dell’Universita’ per Stranieri al di fuori di Siena. Si trattera’ di un palazzo situato a ridosso delle mura medievali di San Casciano dei Bagni, che ospitera’ un centro di ricerca e una foresteria destinata ad accogliere archeologi da tutto il mondo” afferma il rettore dell’Universita’ per Stranieri di Siena Tomaso Montanari a margine della conferenza di presentazione delle nuove scoperte degli scavi a San Casciano dei Bagni. “Questo rappresenta un segno concreto del nostro impegno: un investimento di un milione di euro tra acquisto, restauro e arredamento – aggiunge -. In un momento in cui l’universita’ italiana attraversa difficolta’ significative, abbiamo scelto di portare avanti questo progetto perche’ crediamo fermamente che la ricerca debba essere accompagnata dalla convivenza e dall’interazione con la realta’ contemporanea”.


Massimo Osanna, direttore generale musei del Ministero della Cultura ha detto a margine della presentazione dei nuovi scavi: “San Casciano dei Bagni continua a riservarci straordinarie scoperte ad ogni campagna di scavo. Anche quest’anno le sorprese sono numerose, ma cio’ che piu’ colpisce e’ che questo scavo rappresenta un esempio di come l’archeologia dovrebbe essere condotta: in maniera interdisciplinare, con una squadra affiatata composta da esperti di tutte le branche dell’archeologia e delle scienze applicate” afferma Osanna . “Questo approccio permette di ottenere una conoscenza sempre piu’ approfondita e densa, configurandosi come una vera best practice da esportare in tutti i luoghi della cultura archeologica”, continua.

Il museo si riuscira’ ad inaugurarlo entro il 2026? “La progettazione sta procedendo speditamente. Oggi, infatti, presenteremo il progetto preliminare, che e’ gia’ stato completato – la risposta del direttore – . Ora si passera’ all’affidamento della fase esecutiva, con l’obiettivo di avere il progetto definitivo nei primi mesi del prossimo anno, pronto per essere messo a gara. Speriamo di avviare i lavori subito dopo l’estate, cosi’ da poter aprire il museo nel 2026” . “Nel frattempo – prosegue Osanna – , i bronzi ritrovati sono attualmente in mostra a Reggio Calabria, ma continueranno a fare tappa in diversi musei. E’ molto bello poter condividere questo patrimonio straordinario con pubblici diversi”. Quali saranno le prossime tappe? “Stiamo lavorando per organizzare altre esposizioni, anche all’estero: si sta pensando, ad esempio, a una tappa a Berlino. E’ emozionante pensare che questo patrimonio possa essere conosciuto e apprezzato anche a livello europeo”, ha concluso Osanna.



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