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Francia nel caos, Le Pen: “Fine di un governo effimero”. Sfiducia a Barnier. Macron vuole un altro premier in 24 ore

Macron E Le Pen
Emmanuel Macron e Marine Le Pen

PARIGI – Un applauso lungo oltre un minuto di tutti i deputati della coalizione di governo, in piedi, ha accolto l’arrivo del premier Michel Barnier alla tribuna del Parlamento per prendere la parola in vista della votazione sulla sfiducia.

“Sono commosso”, sono state le prime parole di Barnier in quello che potrebbe essere il suo ultimo discorso da premier. Tra le urla e i fischi dei deputati, in una seduta inedita ed estremamente movimentata per la discussione delle mozioni di sfiducia, Marine Le Pen ha preso la parola in Assemblée Nationale proclamando: “Eccoci al momento della verità, che mette fine ad un governo effimero”. Prima di lei, aveva preso la parola, proveniente dall’estremità opposta dell’emiciclo, il deputati de La France Insoumise, Eric Coquerel, che aveva concluso il suo intervento – anche lui fra le grida di approvazione e di contestazione dei parlamentari – con le parole: “Michel Barnier cadrà nel disonore”.

Di ritorno questa sera, 4 dicembre 2024, dalla visita di stato di 3 giorni in Arabia Saudita, il presidente francese Emmanuel Macron intende nominare il successore di Michel Barnier, che sta per essere sfiduciato in Parlamento, nelle prossime ore. Secondo BFM TV, il presidente ha cominciato le consultazioni da Ryad con i suoi fedelissimi e le prosegue dall’aereo presidenziale. La sua priorità, dicono stretti collaboratori citati da BFM, è “non apparire senza un governo davanti a Trump, che sarà a Parigi nel weekend per la riapertura di Notre-Dame”. “E’ una questione di credibilità per la Francia”, aggiunge la fonte.

A meno di 3 mesi dalla nomina del governo e meno di 6 dalla decisione di Emmanuel Macron di sciogliere il Parlamento dopo le elezioni europee, l’Assemblée Nationale si prepara oggi a sfiduciare l’esecutivo di Michel Barnier. In Francia, una mozione di sfiducia vincente in Parlamento mancava dal 1962. Grande l’incertezza politica sul futuro del paese, che dovrà vedersela anche con una manovra finanziaria che quasi certamente non avrà più possibilità di essere approvata.

I deputati stanno esaminando le mozioni di sfiducia presentate dalla sinistra del Nuovo Fronte Popolare e dal Rassemblement National. La prima ha tutte le possibilità di essere votata anche dall’estrema destra, che pure nel testo viene duramente criticata. La probabile fine del governo Barnier dovrebbe essere sancita da un voto previsto attorno alle 20.

Le due mozioni sono state presentate lunedì – come minacciato dalle opposizioni – non appena il premier ha fatto ricorso all’articolo 49.3, quello che consente di porre la fiducia su un provvedimento evitando la discussione in aula, per far passare la parte della manovra 2025 che riguarda il finanziamento della Previdenza sociale.

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