
Festival di Sanremo: record storico di ascolti, Conti conduttore anche nel 2026? “Penso di sì”. Olly sull’Eurovision: “Devo pensarci”

SANREMO (IMPERIA) – E’ tempo di bilanci per il Festival di Sanremo 2025. Un Festival che ha segnato il record storico di ascolti. La penultima serata del festival di Sanremo, quella delle cover ha raggiunto il 70.8% confermandosi la media più alta dell’era Auditel. Il record precedente apparteneva al festival di Amadeus, che l’anno scorso aveva raggiunto nella quarta serata il 67.8%. Ieri sera, 15 febbraio 2025, sono stati 13,4 mln di spettatori incollati allo schermo per il gran finale.
Nella conferenza stampa di oggi, all’indomani della finale del Festival vinto da Olly con il brano “Balorda nostalgia”, Carlo Conti ha risposto alle domande dei giornalisti.
FISCHI DELL’ARISTON – Sui fischi partiti ieri sera al momento della lettura della classifica, che ha visto Giorgia arrivare sesta ha detto: “La classifica di Sanremo fotografa solo un momento di votazione. L’ho detto anche a Giorgia ieri sera. Sono convinto che la vera classifica la farà il pubblico nei prossimi giorni attraverso gli ascolti in radio”.
Conti ha anche aggiunto: “Vi faccio notare che insieme ai fischi ci sono stati anche boati e applausi quando ho lanciato il televoto per la cinquina finale. Tutto questo fa un po’ parte del dna del festival di Sanremo”, ha detto commentando le proteste che hanno accompagnato all’Ariston la presenza di Giorgia e Achille Lauro fuori dalla top five. “Preferisco questo Ariston rispetto a quello di qualche anno fa, dove il pubblico era seduto e non faceva niente. Sono stato sorpreso anch’io come il pubblico dei risultati – sottolinea il direttore artistico – ma credo che la standing ovation per Giorgia valga più di un primo posto. Il tempo è galantuomo”.
IL SISTEMA DI VOTO – Sul sistema di votazione tra sala stampa, radio e televoto, Conti ha detto: “Nel pomeriggio avrete i risultati definitivi delle singole giurie, ma mi pare di capire che i pareri siano simili tra loro”. Non si prevede dunque un cambiamento nel metodo di espressione delle preferenze, almeno al momento.
“KERMESSE BAUDIANA, TANTA BUONA MUSICA” – “È stato un Festival normalizzatore e sovranista?”, chiede la sala stampa a Conti. Il direttore artistico risponde così: “Secondo me il Festival è il Festival. Per me è il Festival baudiano, perché ci ha insegnato a farlo in questo modo, con le sue polemiche e quant’altro. Credo che sia una meravigliosa messa cantata dove a volte puoi inserire la chitarra elettrica o l’organo, un meraviglioso coro collettivo. Spero che sia stato un festival baudiano nel miglior senso della parola, con tanta buona musica. Spero che almeno un po’ delle canzoni di questi festival possano restare nel tempo: quella sì che sarebbe una vittoria”.
CONTI NORMALIZZATORE – “Essere definito normalizzatore non mi dà fastidio. Io sono normale e va bene così. Per me vivere la vita è un gioco da ragazzi e anche il festival l’ho sentito nel mio modo, nel mio stile, con il colore della mia pelle. Pensavo che fosse più che mai importante far sentire la musica. Con qualche riflessione: c’è stato il messaggio di Edoardo Bove, del santo Padre, al quale mandiamo un abbraccio forte perché si rimetta presto, il ricordo di Fabrizio Frizzi, il Teatro Patologico… poi ognuno fa le sue riflessioni. Ma se questo è normale ben venga il normale”.
CONDUTTORE DEL 2026 – “Quest’anno è stato bellissimo, la parola d’ordine è stata insieme: ci siamo divertiti insieme, lo abbiamo fatto insieme. Vediamo l’anno prossimo se mi viene un’idea, ma penso di sì. Adesso torniamo alla normalità”, risponde Carlo Conti a una domanda sulla possibilità che l’anno prossimo, dopo i risultati record di quest’anno, torni alla guida del festival non solo come direttore artistico, ma anche come conduttore.
“L’azienda mi ha chiesto di divertirmi per due anni sul festival – aggiunge Conti -, io ho accettato, poi deciderò cosa fare strada facendo. Fare il Festival non è solo condurlo, che alla fine è la cosa più facile, ma è anche organizzazione, direzione artistica, scelta della scenografia, delle luci, degli abiti. Se nel futuro il mio lavoro dovesse servire ad aiutare qualche nuova leva, vedremo se potrò aiutare”.
OLLY “PODIO DI OUTSIDER, IO QUELLO CON MENO ESPERIENZA” -“Con Lucio Corsi e Brunori Sas, abbiamo composto un podio di outsider: io sono quello con meno esperienza di tutti, ma siamo tutti e tre cantautori ed è bello aver celebrato le emozioni che portiamo sul palco”. Lo dice Olly, la mattina dopo la vittoria al festival di Sanremo e dopo aver ricevuto anche l’endorsement di Vasco Rossi sui social. “Vedere le storie su di me con i Komplimenti di Vasco mi ha fatto saltare dalla sedia. Wow, è successo! All’annuncio della vittoria ero scioccato. Non sembravo felice, ma quando provo emozioni forti mi viene la faccia della para”.
EUROVISION SONG CONTEST – “Tutto ciò che mi è successo è totalmente folle. Quando nelle settimane scorse dicevo di non valutare la vittoria al festival di Sanremo come un’opzione, ero onesto. Dunque non ho pensato all’eventualità di una partecipazione all’Eurovision Song Contest. Ho bisogno di metabolizzare, ho bisogno di tempo per decidere”. La Rai dal canto suo, per voce del vicedirettore Intrattenimento Prime Time Claudio Fasulo, ha concesso al cantautore una settimana di tempo. “La meriti, dopo le ultime 12 ore”.
