Skip to main content
Image?src=%7B%22file%22%3A%22wp Content%2Fuploads%2F2017%2F06%2Fcareggi Azienda Ospedaliera Univ Careggi Ingresso Generiche4

Morto intossicato in Rsa: alla famiglia arriva la retta da pagare. La società: “Ci scusiamo, fattura in automatico”

L’Azienda ospedaliera di Careggi

FIRENZE – Gianpiero Samuelli aveva 86 anni e se ne è andato, insieme ad altri due anziani come lui, tra le mura di una Rsa fiorentina gestita, con altre strutture, da Sereni orizzonti a causa di un focolaio di gastroenterite si ipotizza causato da cibi adulterati o avariati. “Nessuno mi ha chiamato per esprimermi cordoglio”, invece ieri mattina “ho trovato la fattura per i nove giorni di degenza di mio padre: circa 600 euro”.

Lucia, la figlia di Samuele spiega di essere stata avvisata che suo padre stava per essere trasferito in ospedale, perchè aveva vomito e diarrea, lunedì verso le 6 dalla rsa dove era ospite, ‘Villa Desiderio’ a Settignano. Poi un’ora dopo a chiamarla sono stati dall’ospedale, per “dirmi di correre da loro, che mio padre era in condizioni gravi: poteva morire da un momento all’altro”: è deceduto poi nel pomeriggio. “Il giorno successivo abbiamo fatto il funerale”.

Successivamente, dalla lettura dei media, che parlavano di due morti sospette in una rsa di cui non era indicato il nome, ma per i quali si parlava di una presunta intossicazione alimentare, ha avuto dei sospetti e ha fatto denuncia ai carabinieri. Da domenica 9 febbraio sono stati in 114 – su un totale di 173 degenti – ad essersi sentiti male con sintomi come diarrea e vomito.

La società Serenana Orizzonti che gestisce le Rsa dove si sono verificati i casi di intossicazione poi ha precisato: “La fattura viene inviata in automatico ma non verrà richiesto nessun pagamento”. Per queste tre morti la procura di Firenze ha aperto un fascicolo di inchiesta: le ipotesi di reato sono ‘adulterazione o commercio colposo di sostanze alimentari’ e ‘omicidio colposo’. Al momento non risultano indagati e la procura ha disposto accertamenti di polizia giudiziaria.

Il sostituto procuratore Benedetta Foti si avvarrà anche delle risultanze dell’indagine epidemiologica – che viene svolta su un piano scientifico, non penale – dalla Asl Toscana Centro già da lunedì scorso, quando ci sono stati i primi due decessi in ospedale di ospiti di Rsa ricoverati per i forti malori. Da parte sua la Asl ha disposto analisi microbiologiche sul menu della cena di domenica 9 febbraio: passato di carote, verdure, coniglio e patate, pizza, e appena ci saranno i risultati li dovrà condividere con gli inquirenti.

Da Sereni Orizzonti spa, quartier generale a Udine, l’ad Gabriele Meluzzi, ha rivendicato gli standard di qualità del centro di cottura alle rsa Monsavano di Pelago e in una dichiarazione afferma che la società non conosce “le effettive cause dei sintomi accusati dagli ospiti, aspettiamo i risultati dei test microbiologici ordinati sul cibo e sugli anziani coinvolti.

Da un primo audit interno emergerebbe che le procedure aziendali siano state rispettate e l’ipotesi più probabile è al momento una contaminazione all’origine di qualche prodotto alimentare, consegnato da fornitori esterni”.

Quanto accaduto nelle Rsa a Firenze è “inaccettabile”, aveva affermato ieri Cinzia Vitale, garante dei diritti degli anziani del Comune di Firenze. “Ciò che lascia sgomenti è che qualsiasi sia l’esito delle indagini da parte dello organi inquirenti quelle persone non saranno restituite agli affetti dei propri cari”. Per Vitale “affidare la cura e l’assistenza di un anziano a qualsiasi ente richiede un patto di corresponsabilità e di fiducia che non può essere tradito in alcun aspetto”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741