Skip to main content

Francia: Marine Le Pen condannata a 4 anni. Ineleggibile per 5. L’accusa: appropriazione indebita di fondi pubblici

Marine Le Pen (Foto d’archivio)

PARIGI – Il Tribunale di Parigi ha condannato la leader del RN Marine Le Pen e otto eurodeputati con l’accusa di appropriazione indebita di fondi pubblici. Tutti i funzionari eletti, compresa Marine Le Pen, sono stati condannati all’ineleggibilità. La condanna avrà ”esecuzione immediata”.

Marine Le Pen è stata condannata a quattro anni, di cui due senza condizionale con possibilità di braccialetto elettronico. La capofila del Rassemblement National viene inoltre dichiarata ineleggibile per cinque anni.

L’avvocato ha annunciato subito: ”Faremo appello”, ha annunciato l’avvocato. Mentre Marine Le Pen ha lasciato la sala delle udienze al tribunale di Parigi prima della pronuncia della sentenza da parte dei giudici. L’ex candidata all’Eliseo ha lasciato l’aula prima di conoscere il verdetto insieme alla compagna di partito Catherine Griset. Ha poi lasciato il tribunale senza dire una parola. Le Figaro descrive una Le Pen ”visibilmente esasperata”.

Tutti, per il tribunale di Parigi, hanno firmato dei ”contratti fittizi”, nel quadro di un vero e proprio ”sistema” di appropriazione indebita all’interno del Rassemblement National: è quanto dichiarato dalla presidente del tribunale, Bénédicte de Perthuis, nel giorno delle sentenza.

”E’ stato accertato che tutte queste persone lavoravano in realtà per il partito, che il loro deputato (di riferimento) non aveva affidato loro alcun compito” e che ”passavano da un deputato all’altro”, ha precisato la magistrata, aggiungendo: ”Non si trattava di mutualizzare il lavoro degli assistenti quanto piuttosto di mutualizzare le risorse dei deputati”.

De Perthuis ha poi avvertito: ”Che le cose siano chiare: nessuno viene processato per aver fatto della politica, non è il tema. La questione è sapere se i contratti sono stati eseguiti o meno”. Marine Le Pen ”è al centro di questo sistema, dal 2009, con autorità”.  

Il tribunale di Parigi ritiene che il caso abbia rappresentato una frode da 2,9 milioni di euro per il contribuente europeo, “facendo pagare al Parlamento europeo delle persone che lavoravano in realtà per il partito” a livello nazionale e non a livello Ue.

Il processo sugli assistenti dei deputati del Rn a Strasburgo è durato due mesi in autunno e la sentenza rischia di cambiare per sempre la carriera politica della leader figlia del fondatore del Front National, Jean-Marie Le Pen, scomparso a 96 anni lo scorso gennaio. L’atteggiamento che Marine Le Pen ha scelto in queste settimane per abbassare la tensione è quello dell’ostentazione di serenità: “Non ci penso affatto – ha dichiarato qualche giorno fa a Le Figaro – la paura non fa superare il pericolo”. 

PUTIN E ORBAN – “Le nostre osservazioni nelle capitali europee indicano che non esitano assolutamente ad andare oltre i confini della democrazia durante il processo politico”: così il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, ha commentato il processo a Marine Le Pen. Lo riporta l’agenzia Interfax, secondo cui Peskov ha dichiarato che Mosca “non vuole interferire negli affari interni della Francia e non lo ha mai fatto”, ma ha dichiarato che, a suo parere, “le norme democratiche vengono violate” per quanto riguarda Marine Le Pen e le elezioni presidenziali in Romania.

Il primo ministro ungherese, Viktor Orban, ha espresso solidarietà alla leader del Rassemblement National (Rn), Marine Le Pen, giudicata colpevole di appropriazione indebita di fondi pubblici. “Je suis Marine!” ha scritto su X il primo ministro, riecheggiando lo slogan ‘Je suis Charlie’ utilizzato per esprimere solidarietà al settimanale satirico francese Charlie Hebdo dopo l’attentato terroristico del 2015. Il partito di Orban, Fidesz milita insieme al Rn nel gruppo dei Patrioti al Parlamento europeo. 

AGGIORNAMENTO DELLE 21,00

Marine Le Pen non intende arrendersi e definisce una “sentenza politica” la condanna per appropriazione indebita che Le impedirebbe, al momento, di correre alle elezioni presidenziali francesi del 2027. Intervenuta a Tf1, la leader del Rassemblement National ha accusato il tribunale penale di Parigi di aver commesso una “violazione completa dello Stato di diritto” con un verdetto che “priva milioni di francesi del candidato che oggi è considerato favorito” e assicura che non si ritirerà”in alcun modo” dall’attività politica. La cinquantaseienne e’ stata condannata a quattro anni di carcere (in concreto, rischia due anni di arresti domiciliari) e, con efficacia immediata, a cinque anni di ineleggibilita’ per aver retribuito con fondi del Parlamento europeo i dipendenti del suo partito tra il 2004 e il 2016. Sono stati condannati anche gli altri 24 imputati coinvolti nel processo.

“Oltre al rischio di recidiva, la corte ha tenuto conto della grave minaccia all’ordine pubblico, in questo caso il fatto che una persona condannata in primo grado sia candidata alle elezioni presidenziali”, ha spiegato la presidente della corte, Be’ne’dicte de Perthuis. Il magistrato, secondo Le Pen, ha pero’ applicato di proposito la pena piu’ dura per impedirle di presentarsi a un appuntamento con le urne dove, stavolta, non avrebbe incontrato Emmanuel Macron, che non può ricandidarsi.

“Si tratta di pratiche che pensavamo fossero riservate ai regimi autoritari”, ha aggiunto la donna che ha normalizzato l’estrema destra francese dopo averne ereditato la guida dal padre Jean-Marie. Le Pen ha ricevuto un importante assist dal Dipartimento di Stato degli Usa, la cui portavoce, Tammy Bruce, ha definito “preoccupante” la sua “esclusione dal processo politico” e ha accostato la vicenda alla “guerra legale” mossa contro il presidente americano Donald Trump. Elon Musk, da parte sua, ha parlato di un abuso del “sistema legale” da parte della “sinistra radicale”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741
Firenzepost small logo