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Messina: fermato presunto omicida di Sara Campanella. Dopo una vera caccia all’uomo. E’ uno studente

Sara Campanella (dal suo profilo Facebook)

MESSINA – E’ stato rintracciato e fermato, a Messina, dopo una vera caccia all’uomo nella notte, il giovane che, secondo gli investigatori, sarebbe il responsabile dell’omicidio di Sara Campanella, la giovane ventiduenne uccisa con una coltellata alla gola, ieri, 31 marzo 2025, a Messina, a due passi dallo stadio, davanti a decine di persone.

Nella notte i carabinieri del Comando Provinciale hanno eseguito il decreto di fermo dell’indagato emesso dalla Procura.

Il ragazzo fermato dai carabinieri, presunto omicida, sarebbe un collega di università. Il sospettato è stato fermato dai militari dopo una vera e propria caccia all’uomo.

La giovane, originaria di Misilmeri (Palermo), si sentiva minacciata e avrebbe raccontato a un’amica la paura di essere seguita. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire il passato tra i due giovani. Non è ancora chiaro, infatti, se avessero avuto una relazione o se lei lo avesse sempre rifiutato. 

Nella città dello Stretto Sara Campanella studiava al Corso di Studio triennale in Tecniche di Laboratorio Biomedico. “Aveva solo 22 anni, era una giovane brillante, studiosa, determinata e solare, morta a causa di femminicidio. Un gesto violento e brutale l’ha portata via”, afferma il sindaco di Misilmeri, Rosario Rizzolo.

“L’intera cittadina è sconvolta, non ci sono parole e vogliamo far sentire tutto il nostro affetto e sostegno alla famiglia di Sara, alla sua mamma – insegnante per tanti anni della Scuola Traina plesso Portella di Mare e da quest’anno dell’ICS Guastella Landolina. Siamo comunità e non faremo mancare la nostra vicinanza alla famiglia di Sara, ai suoi amici, a quanti le vogliono bene e stanno soffrendo per un dolore lacerante ed insopportabile. Misilmeri ed i misilmeresi condannano questo vile gesto, questa atroce violenza nei confronti di una giovane donna”.

AGGIORNAMENTO DELLE 16,00

Il ragazzo sospettato dell’omicidio di Sara Campanella e fermato dai carabinieri è Stefano Argentino, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane.

E’ stato rintracciato, con il supporto dei carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, in un’abitazione del suo paese.  Il sospettato è stato preso dai militari dopo una vera e propria caccia all’uomo.  

Da una prima ricostruzione dei fatti, l’indagato per l’omicidio dell’universitaria avrebbe seguito la giovane studentessa nei pressi del Policlinico, per poi percorrere insieme a lei un breve tratto di strada; arrivati nei pressi del distributore di benzina, verosimilmente dopo una discussione, l’avrebbe accoltellata per poi allontanarsi velocemente.

Gli investigatori sono risaliti al ragazzo grazie ai filmati delle video camere di sorveglianza posizionate all’esterno del Policlinico e a quelle di alcuni esercizi commerciali lungo via Gazzi, dove è avvenuto il delitto.

Determinanti sono state le testimonianze di alcuni ragazzi che hanno assistito all’omicidio, tra cui alcuni colleghi e colleghe della vittima, come ha riferito il procuratore capo di Messina, Antonio D’Amato, parlando con i cronisti in conferenza stampa.

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