
Polonia: Nawrocki nuovo presidente. Fan di Trump. La Russia l’aveva inserito nella lista dei “ricercati”

VARSAVIA – Karol Nawrocki, 42 anni, ha vinto le elezioni presidenziali e assumerà dal 6 agosto la guida della Polonia. Nato nella citta’ portuale di Danzica, dove ha giocato a calcio e si è cimentato nel pugilato in gioventù e ha conseguito un dottorato di ricerca in storia e un MBA, Nawrocki è stato direttore del Museo della Seconda Guerra Mondiale di Danzica dal 2017 al 2021.
Il candidato liberale pro-Ue alle elezioni presidenziali, Rafa Trzaskowski, ha ammesso la sconfitta e si e’ congratulato con il vincitore Karol Nawrocki. “Grazie per la fiducia e per il vostro voto di domenica. Mi dispiace di non essere riuscito a convincere la maggioranza dei cittadini della mia visione della Polonia. Mi dispiace di non aver vinto insieme”, ha detto. “Mi congratulo con Karol Nawrocki per la sua vittoria alle elezioni presidenziali. Questa vittoria comporta una grande responsabilità, soprattutto in tempi così difficili. Soprattutto con un risultato cosi’ risicato. Tenetelo a mente”, ha concluso.
Nazionalista storico del partito di estrema destra polacco Diritto e Giustizia (PiS), autore di testi sulla criminalita’ organizzata, ex giocatore di boxe e fan sfegatato di Donald Trump, da cui ha copiato lo slogan “Polonia first”. Dal 2021, ha diretto l’Istituto della Memoria Nazionale (IPN) per indagare sui crimini del periodo nazista e comunista.
I suoi interessi di ricerca includono l’opposizione anticomunista polacca, la criminalità organizzata durante il periodo comunista e la storia dello sport. L’anno scorso, la Russia ha inserito Nawrocki nella lista dei ricercati per i suoi presunti tentativi di rimuovere monumenti dell’era sovietica in Polonia. Con poca esperienza politica, ha portato avanti la campagna elettorale con lo slogan ‘trumpiano’ “Prima la Polonia, prima i polacchi”.
Le sue assonanze con “L’America first” non riguardano solo la propaganda. Pur avendo promesso di continuare a sostenere Kiev contro l’invasione russa, Nawrocki ha denunciato i benefici accordati ai rifugiati di guerra. Ad aprile, in un video della sua campagna elettorale, aveva affermato che “i benefici sociali saranno soprattutto per i polacchi” e che “nelle file per medici e cliniche, i cittadini polacchi devono avere la priorita’”.
A maggio, Nawrocki ha anche affermato che l’Ucraina “non ha mostrato gratitudine per cio’ che i polacchi hanno fatto” per il Paese, e ha accusato il presidente Volodymyr Zelensky di “insolenza”. Ammiratore del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che la Polonia dovrebbe concentrarsi sulla definizione e la guida delle relazioni dell’Europa con il leader statunitense che personalmente ha incontrato alla Casa Bianca a maggio.
Sia il tycoon che la segretaria per la Sicurezza Interna Kristi Noem non avevano fatto mistero della loro ‘preferenza’ polacca. Al punto che alcuni legislatori della coalizione di governo avevano accusato Trump di ingerenza elettorale. La Noem lo aveva poi appoggiato durante una conferenza conservatrice in Polonia, affermando: “Deve essere lui il prossimo presidente”. Anche sui migranti le posizioni del nazionalista 42enne sono vicine a quelle di Trump. Nawrocki ha chiesto controlli al confine con la Germania per tenere lontani i migranti e vorrebbe che Berlino pagasse alla Polonia le riparazioni di guerra.
Appassionato di boxe e sport estremi, Nawrocki ha fatto anche parlare di se’ negli ultimi tempi non tanto per la sua presenza politica ma per in alcuni scandali che lo hanno coinvolto. Ad esempio la vicenda di una seconda casa che avrebbe acquistato a un prezzo molto piu’ basso rispetto a quello di mercato da una persona anziana con disabilita’, pur avendo dichiarato di avere solo una abitazione “come la maggior parte dei polacchi”.
Pugile amatoriale, alcuni documenti hanno rivelato la sua vicinanza a gruppi neonazisti. Tra le varie accuse anche quella di aver gestito, mentre lavorava come guardia di sicurezza in un hotel, un giro di sfruttamento della prostituzione a Sopot, località balneare sul Mar Baltico. Tutte notizie che lui ha sempre definito “un mucchio di bugie”.
