Scandicci, Castello dell’Acciaiolo: «Bodies on Glass» di Diego Tortelli. Rebaudengo al piano

FIRENZE – Nell’ambito di Nutida, festival di danza contemporanea, giovedì 26 giugno 2025 alle 19 al Castello dell’Acciaiolo a Scandicci va in scena una piccola perla, lo spettacolo «Bodies on glass», nato da una collaborazione tra il coreografo Diego Tortelli e il musicista Andrea Rebaudengo (che esegue al piano brani dal repertorio di Philip Glass) e già andato in scena a Milano e a Brescia a fine 2024: questa è la prima e unica versione all’aperto.
Mentre le mani di Rebaudengo scivolano sulle di Philip Glass, i danzatori si muovono su partiture coreografiche più fragili e scivolose, che li porteranno ad alternare momenti di materiale coreografico con una forma precisa a momenti di improvvisazione. Diego Tortelli si affianca a due danzatori, Cristian Cucco e Thomas Van de Ven, che lo hanno seguito per anni nel suo percorso creativo e nella sua ricerca del linguaggio del corpo. Il lavoro, basato sulla “memoria” e sulla “fiducia”, si incastra perfettamente con i brani ipnotici e intensi dettati da una ritmicità ripetitiva del compositore Philip Glass.
Come la musica di Philip Glass, anche la danza indulge al gusto per i procedimenti compositivi anziché per la composizione ultima. Lo spettatore e ascoltatore viene in questo modo riportato a un livello precedente della creazione, a una sorta di “aritmetica” soggiacente all’espressione dell’opera, che in questo modo mette a nudo le sue nervature ritmiche, melodiche e armoniche, come il dettaglio di un elaborato tessuto che venga analizzato al microscopio, ma allo stesso tempo effimero, transitorio come la danza dei corpi. Per questo il titolo ha un doppio significato: “corpi che danzano su musica di Glass” e “corpi sul vetro”.
Diego Tortelli (1987) si è formato presso l’Accademia del Teatro alla Scala. Ha iniziato la sua carriera al Ballet de Teatres di Valencia, per poi unirsi al Luna Negra Dance Theater di Chicago e successivamente al Ballet National de Marseille sotto la direzione di Frédéric Flamand. Dal 2015 si esibisce come artista ospite con compagnie internazionali; nel 2018, con la sua drammaturga Miria Wurm, fonda un collettivo di ricerca con base a Monaco di Baviera, e ha prodotto numerose creazioni che hanno suscitato grande interesse nella critica internazionale. Dal 2019 è coreografo residente della Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, per la quale ha realizzato anche film per la televisione. Nel 2021 è stato vincitore della prima call nazionale per artisti italiani lanciata dalla Biennale di Venezia – Settore Danza, diretta da Wayne McGregor. Negli ultimi anni ha ampliato il proprio lavoro anche al cinema e alle arti digitali, collaborando con arte.tv, Hermès e il collettivo FUSE. Nel 2024 ha co-diretto Orfeo ed Euridice per l’Opera di Hannover.
Andrea Rebaudengo (1972) ha studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinsky e composizione con Danilo Lorenzini. Ha suonato per le più importanti istituzioni concertistiche italiane, tra cui le Serate Musicali di Milano, l’Unione Musicale di Torino, il Festival di Ravello, gli Amici della musica di Padova, Musica Insieme di Bologna, il Ravenna Festival. Si è esibito in Russia, Stati Uniti, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra, Belgio, Polonia, Portogallo, Svizzera, Irlanda, Serbia, Turchia, Argentina, Colombia, Uzbekistan ed Emirati Arabi. Viene spesso invitato in progetti che lo coinvolgono anche come musicista jazz e improvvisatore.
È il pianista dell’ensemble Sentieri selvaggi con il quale si è esibito all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, al Teatro alla Scala di Milano, “Bang-on-a-can Marathon” di New York, Dom di Mosca, Sacrum Profanum di Cracovia, Festival MiTo, Festival della Letteratura di Mantova, Accademia Filarmonica Romana, Biennale di Venezia, presentando spesso prime esecuzioni di autori contemporanei e collaborando con compositori quali Louis Andriessen, Michael Nyman, David Lang, James MacMillan, Mark-Anthony Turnage, Julia Wolfe, Luca Francesconi, Ivan Fedele e Fabio Vacchi. Suona in duo con la violista Danusha Waskiewicz, con la cantante Cristina Zavalloni, con il percussionista Simone Beneventi, in duo pianistico con Emanuele Arciuli ed è il pianista dell’Ensemble del Teatro Grande di Brescia. Ha all’attivo numerose incisioni e insegna al Conservatorio “G. Verdi” di Milano.
Ingresso 5 euro intero, 3 euro ridotto.
