Firenze: scoperti due quadri con le figlie di Giovanni Pucci, pittore del Granduca

FIRENZE – Identificate in occasione dell’acquisto di una collezione privata, due opere inedite di Giovanni Antonio Pucci (1677-1739), artista fiorentino del ‘700: si tratta di un ritratto di fanciulla con ventaglio e un ritratto di fanciulla con scatolina che potrebbero essere identificate con le figlie di Pucci, Maria Anna e Maria Violante.
I due ritratti femminili sono stati presentati al Lyceum Club di Firenze dove sono esposte al pubblico da oggi, 10 dicembre 2025, in occasione della presentazione del volume di Federico Berti ‘Giovanni Antonio Pucci. Un pittore poeta nella Toscana di fine Settecento’.
La scoperta, si spiega in una nota, è stata confermata da un intenso lavoro di attribuzione e ricerca d’archivio e mette in luce un nuovo aspetto dell’artista, noto soprattutto per paesaggi e opere a tema sacro. Poeta appartenente alla piccola nobiltà fiorentina, Pucci si formò nella bottega di Anton Domenico Gabbiani e durante la carriera realizzò la pala per la chiesa di San Firenze nel 1713 e il grande sfondato per il soffitto della chiesa di San Marco.
Le due nuove opere, si spiega, offrono una chiave di lettura inedita sul ruolo di Pucci nella rete artistica e intellettuale della Firenze di primo Settecento, suggerendo legami più profondi con il magistero di Gabbiani e con l’ambiente poetico e aristocratico in cui si formò.
“Oggi, questi due ritratti propongono una lettura diversa di un pittore settecentesco, di cui si conoscevano solo paesaggi e temi liturgici – ha commentato Donatella Lippi, presidente del Lyceum Club – ed il Lyceum è orgoglioso che la sua sede ospiti quella che è una vera e propria primizia, che così condivide con il suo pubblico”.
Per Berti “la pittura degli anni della fine del Granducato mediceo e della prima età lorenese può ancora riservare interessanti scoperte, si tratta di un campo della storia dell’arte che non è stato fino ad ora oggetto che di studi sporadici”.
