Fiorentina: Sabatini si sarebbe offerto per fare il direttore sportivo. E Gudmundsson vorrebbe andarsene. A Losanna con 600 tifosi
FIRENZE – Nel chiuso del Viola Park, la dirigenza della Fiorentina, ossia Alessandro Ferrari e Roberto Goretti, in collegamento continuo con Rocco Commisso nel New Jersey, sta cercando soluzioni a una situazione che non sembra avere tante vie d’uscita. Si pensa alla partita di giovedì a Losanna, ma anche al mercato di gennaio, con alcuni giocatori che avrebbero già chiesto la cessione, come Albert Gudmundsson. E si pensa anche al possibile ingresso di un nuovo dirigente nell’organigramma. Si sarebbe offerto Walter Sabatini, ma l’orientamento di Rocco Commisso sarebbe quello di chiamare un ex viola, una figura utile in questa difficile situazione del club.
Intanto, come detto, c’è la partita di Losanna. Il programma per oggi, mercoledì 17 dicembre, una seduta di allenamento mattutina al Viola Park, mentre alle 18,30 a Losanna protagonisti nella conferenza stampa della vigilia saranno il tecnico Paolo Vanoli e un calciatore.
Da valutare le condizioni sia di Fazzini che di Gosens, reduci rispettivamente da un problema ad una caviglia e da una ricaduta dopo una lesione di primo grado del retto femorale subita alla coscia sinistra il 29 ottobre scorso. Out l’infortunato lungodegente Lamptey, non sarà convocato Sabiri, ormai fuori dal progetto tecnico gigliato.
Vanoli, confermato sulla panchina viola almeno fino alla gara di campionato di domenica prossima contro l’Udinese, è probabile che dia spazio in coppa a molti degli elementi poco utilizzati nelle ultime gare, con possibile cambio di modulo e scelta di passaggio ad una linea difensiva a quattro.
Nonostante la classifica, quell’ultimo posto con appena 6 punti e nessuna vittoria in quindici partite, i tifosi della Fiorentina non abbandonano la squadra. In 600 seguiranno la squadra a Losanna. Una “carica dei 600” per vincere ancora in Conference e per proseguire in campionato, domenica, contro l’Udinese. Per tentare la rimonta. Perchè, come diceva un antico maestro elementare in Tv, negli anni Cinquanta, “non è mai troppo tardi”.
