Skip to main content

Tagli al Maggio, azzerato il corpo di ballo. Il no dei sindacati

Cura dimagrante pesante, quella annunciata stamani dal commissario Bianchi, per il Maggio
Cura dimagrante pesante, quella annunciata stamani dal commissario Bianchi, per il Maggio

FIRENZE – Una cura dimagrante che ha superato le previsioni e le aspettative, ovviamente in negativo. Amministrativi, operai, tecnici, un maestro collaboratore e il corpo di ballo, che viene chiuso per intero così come i laboratori scenografici. Sono questi i settori colpiti dai tagli al personale previsti dal piano di riduzione dei costi presentato oggi ai sindacati dal commissario straordinario della Fondazione Maggio musicale fiorentino Francesco Bianchi. Un piano che, secondo quanto spiegato, prevede due fasi: prima si dovrebbe procedere agli esuberi di 75 lavoratori, poi via via di altri 44 addetti, al momento non assunti, ma ricorsi al giudice per ottenere la stabilizzazione. Cause che sono ritenute praticamente già vinte dai lavoratori. Il totale fa 119.

I conti fatti dal commissario partono dal vincolo di bilancio pari a 15 milioni di euro annui per il costo del personale a tempo indeterminato annunciato nel precedente incontro con i sindacati del 30 aprile. Attualmente i dipendenti sono 352 con un costo per l’azienda di 18 milioni. A questi si dovrebbero aggiungere i 44 in causa, che porterebbero l’organico a 396 e il costo complessivo a 19,5 milioni. Si sarebbe così sopra di 4,5 milioni di euro al vincolo di bilancio indicato. Di qui i tagli del personale, con una prima procedura per 75 e un risparmio di tre milioni, che prevede 15 esuberi fra gli amministrativi, 23 tra gli operai, 20 tecnici, un maestro collaboratore e 16 del corpo di ballo. La seconda procedura è appunto per i 44 che dovrebbero rientrare via via con le cause: un risparmio in questo caso di un milione e mezzo.

Analizzando lo stato di salute del Maggio, il commissario ha rilevato che se nel 2012 la perdita operativa è di 3 milioni, la perdita netta è “assai superiore a causa degli accantonamenti a fondo rischi, fondi rischi che oggi non sono congrui”. Ci sono poi i 35 milioni di euro di debiti, importo superiore all’ammontare dei ricavi fatti di un anno. La ”cura è assolutamente necessaria nei saldi netti”, ha detto Bianchi rilevando anche che i tempi sono stretti. Tra l’altro, ha spiegato, entro il 30 giugno il Maggio deve pagare quasi 8 milioni di euro, tra 5,9 miloni per debiti tributari Irpef degli anni passati e altri 2 milioni di debiti verso istituti previdenziali.

Infuriati i sindacati: per domani Cgil e Cisl hanno infatti convocato un’assemblea per discutere, punto per punto, la proposta di Bianchi che dipinge una serie di tagli pesanti. Intanto si grida “no” a quella che sembra profilarsi sempre più come la liquidazione del Maggio. “E’ un piano assolutamente inaccettabile e impraticabile – ripete Paolo Aglietti della Cgil – anche perché snaturerebbe la struttura stessa della realtà del Maggio e metterebbe la fondazione in ulteriore difficoltà”.

Eppure Bianchi pare avere le idee ben chiare, tanto da parlare di decisione “dolorosissima” in merito alla chiusura del corpo di ballo, dettata da ragioni esclusivamente economiche risolte le quali – spiega – la speranza è che la danza ”ritorni in questa casa, che riprenda a esistere e per questo lavoro”.

”Mi rendo conto – sottolinea Bianchi – di toccare un complesso artistico che vanta una storia e una tradizione importante per la danza italiana e per Firenze, tuttavia la chiusura di MaggioDanza è spinta da ragioni di carattere puramente economico perché la crescita importante che negli ultimi tre anni c’è stata del balletto qui a Firenze, sotto la guida di Francesco Ventriglia, ha di nuovo imposto questo corpo di ballo all’attenzione di pubblico e critica in Italia e all’estero. Quella che è una decisione dal punto di vista artistico dolorosissima è dettata solo dai numeri, da quanto sono stringenti i numeri e non dalla qualità artistica. Io spero che una volta rimesso in sicurezza il teatro la danza riesca a tornare, ritorni in questa casa, che riprenda a esistere – termina – e per questo lavoro”.

Maggio Musicale


Giulia Ghizzani

Giornalista

Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741