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Matteo Renzi a pochi giorni dal voto per le primarie Pd

Renzi: «Il Governo non ha combinato molto»

Matteo Renzi a pochi giorni dal voto per le primarie Pd
Matteo Renzi a pochi giorni dal voto per le primarie Pd

FIRENZE – Stoccata al Governo ed ai tecnici e giudici. Matteo Renzi, candidato alla segreteria Pd, torna all’attacco a pochi giorni dal voto delle primarie Pd. «Il punto  non è rompere gli zebedei a Letta, ma avere un governo che fa le cose. In questi mesi il governo, fatto da persone perbene, sulle questioni vere non ha combinato un granché» ha detto il sindaco a Radio Montecarlo, alla domanda se da lunedì, dopo le primarie, romperà le scatole al presidente del Consiglio. «Io non gli rompo le scatole. Io dico che o fanno le cose che servono all’Italia o alla fine andiamo davvero tutti in terapia di gruppo dallo psicologo».

Il sindaco di Firenze, ospite dell’Alfonso Signorini Show, ne ha anche per tecnici e magistratura: «Non ne posso più di questi signoroni che a Roma decidono tutto loro. Arriva la Consulta e riscrive la legge elettorale, i tecnici; su gravi vicende come Stamina è il Tar che decide; il bilancio te lo fanno in Europa; la vicenda Berlusconi è stata decisa dai giudici. Sembra che la politica non conti più niente».

Secondo Renzi saranno decisive le primarie Pd: «Secondo me non vanno a votare tre milioni, ma uno e mezzo o due ci vanno».

Quanto a Massimo D’Alema, che ha detto che l’8 dicembre voterà Cuperlo, «è uno dei principali incentivi alla mia campagna elettorale. In questo momento Civati e Cuperlo stanno giustamente cercando di avere visibilità e attenzione».

Renzi contesta l’etichetta del più moderato tra i candidati alla segreteria. «Non sono mai stato moderato, sono sempre stato più casinista e rivoluzionario che moderato. Io vorrei prendere i voti dei miei, ma anche i voti degli altri perché se no, visto che succede? Che non governa mai nessuno e poi quando arrivano a Roma devono sempre stare dalla mattina alla sera a mettersi d’accordo. Invece è meglio prendere i voti di tutti, avere una maggioranza e finalmente fare le cose che servono all’Italia».

Replica l’avversario Gianni Cuperlo: «Il problema non è quanto Renzi debba  aspettare, ma la certezza di una democrazia funzionante. Legge elettorale, la politica non ha più alibi». Il terzo candidato alla segreteria Pippo Civati: «Grillo rivuole il Mattarellum? Prendiamolo in parola».

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