Firenze, è deflazione: la crisi fa calare il costo della vita (meno 0,3%)

ROMA – È deflazione.  Non è una malattia di stagione, ma il sintomo di un’economia in forte disagio. Deflazione Non è solo una parola che in economia indica la diminuzione del livello generale dei prezzi – un fenomeno che si potrebbe definire opposto all’inflazione – ma una realtà. Secondo l’Istat è stata rilevata inflazione nei prezzi in dieci grandi città italiane. Si tratta di sei capoluoghi di regione, di cui quattro grandi comuni dove i prezzi su base annua, come rilevati dall’Istat, risultano in calo su base tendenziale.In particolare, il costo della vita scende dello 0,4% a Torino, dello 0,3% a Bari e Firenze, dello 0,2% a Roma e Trieste e dello 0,1% a Potenza.

Per i centri con più di 150.000 abitanti, non capoluoghi di regione, come ad esempio la città di Livorno si registra una flessione su base annua dei prezzi dello 0,7% (più ampia di quella rilevata a giugno quando era pari a -0,5%). Per i capoluoghi delle regioni e delle province autonome, Bolzano (+1,1%) e’ invece la città in cui i prezzi registrano gli incrementi tendenziali più elevati. Seguono Cagliari (+0,8%), Palermo, L’Aquila e Aosta (per tutte +0,6%). A Genova e Milano i prezzi sono fermi rispetto a luglio 2013. Tra i grandi comuni, il tasso di inflazione più elevato
interessa Messina (+1,1%).

I prezzi che hanno registrato una diminuzione sono quelli relativi ai beni alimentari, per la cura della casa e della persona, che diminuiscono dello 0,7% su base mensile e dello 0,6% su base annua. Diminuiscono anche i prodotti ad alta frequenza di acquisto dello 0,3% rispetto al mese precedente e crescono dello 0,2% nei confronti del luglio 2013.

Dati da informazioni ISTAT: www.istat.it