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Polizia e sicurezza, allarme del sindacato Sap: non si vedono i soldi promessi. La mobilitazione continua

La Consulta sicurezza
La Consulta sicurezza

ROMA – Il Sap, uno dei sindacati di polizia che non era uscito molto convinto dall’incontro del 7 ottobre con Matteo Renzi, circa la reale soluzione del problema dei tetti stipendiali per le forze dell’ordine e i militari, torna all’attacco. Gianni Tonelli, il Segretario Generale, afferma che le prime anticipazioni sull’ormai prossima legge di stabilità confermano tutti i suoi timori.

SAP – Dice Tonelli: «In merito allo sblocco del tetto stipendiale per le forze di polizia nessuna indicazione di risorse per il comparto sicurezza, mentre appare certo un taglio di 310 milioni al ministero dell’Interno, con 230 milioni in meno per il Dipartimento della pubblica sicurezza e una sforbiciata di 30 milioni alle nostre indennità».

PARTITA DI GIRO – «In soldoni – secondo il segretario – vuol dire che si tratta di una partita di giro: per dare ai poliziotti quel che è stato loro negato con 4 anni di blocco salariale, si tagliano straordinari, indennità operative, buoni pasto, fondo produttività e tanto altro. A questo gioco noi – dice Tonelli – non ci stiamo e pertanto come Sap restiamo mobilitati su tutto il territorio nazionale con l’iniziativa #piazzapermanente che vede il nostro camper girare in tutte le città italiane per spiegare ai cittadini i problemi delle donne e degli uomini in divisa e soprattutto per raccogliere firme finalizzate a riformare la sicurezza e a ridurre il numero di forze di polizia (petizione on line:www.poliziaunita.it). Al Governo e al ministro Alfano in particolare chiediamo chiarezza – conclude – non ci stiamo ad essere nuovamente presi in giro».

Vedremo quel che accadrà nei prossimi giorni. La presentazione della legge di stabilità è alle porte, ma se fossero confermate le perplessità del Sap e di Tonelli non v’è dubbio che i poliziotti si sentirebbero presi in giro. Proprio in un momento in cui le piazze si riempiono di studenti e operai che protestano contro le politiche del Governo Renzi. Il Governo in tal caso rischia di scherzare col fuoco.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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