Skip to main content

Salvini comincia a preoccupare la sinistra. Ma anche la destra

Matteo Salvini
Matteo Salvini

Matteo Salvini comincia a preoccupare la sinistra. Ma anche la destra. «Matteo, quello buono», come lo chiamano i sostenitori per distinguerlo subito da Renzi, è sempre più spesso «nominato» negli interventi della minoranza Pd e degli esponenti della frastagliata sinistra, cosiddetta radicale, alla disperata ricerca di unità.

SONDAGGI – Non siamo ancora alla personalizzazione del «nemico» da sconfiggere, ma il passo non è lontano. Ci sono riusciti (dopo 20 anni) con Berlusconi, in nome dell’anti-berlusconismo che ha fatto da collante a tante divisioni, perché non dovrebbero riprovarci con l’attuale leader della Lega Nord, che sta «pericolosamente» crescendo nei sondaggi arrivando già all’11% delle preferenze, e sembra – nelle ultime ore – a un passo da Forza Italia e perfino da Grillo? Non male per chi come lui era stato eletto segretario, appena 12 mesi fa, di una Lega Nord scesa al 4%.

CIVATI – I segnali non mancano da più parti. Già da tempo nel mirino politico di Maurizio Crozza, che gli dedica sempre maggior spazio anche se naturalmente in chiave comico-satirica, Salvini è stato uno dei nomi spesso ricordati proprio qui a Firenze, durante il convegno della sinistra europea che si è svolto domenica 16 novembre. «Salvini cresce senza una proposta ma solo indicando i problemi» ha detto Pippo Civati mentre Nichi Vendola afferma che mentre «da un lato c’è il conflitto sociale, da un altro c’è Matteo Salvini».

COLLANTE – Non c’è da stupirsi: è scuola sessantottina quella di ostacolare l’avversario per il nome che porta piuttosto che batterlo politicamente. Tutto questo Salvini lo sa bene e va molto cauto nel diventare un nuovo «collante» per una certa sinistra «dispersa che nome non ha» per dirla con il Manzoni.

DESTRA – Ma al tempo stesso Salvini «è un problema per il centrodestra del futuro, perché lavora per una Lega forte ed un centrodestra perdente». Lo ha detto a Sky Tg24 Angelino Alfano, leader di Ncd, ovvero la costola staccatasi da Berlusconi ed entrata nel governo Renzi, ma ora alla ricerca di un riposizionamento meno allineato al Matteo «quello cattivo», direbbero sempre i fans di Matteo Salvini. E non è certo escluso che all’interno di Forza Italia siano molti i «nasi arricciati» per questo nuovo Matteo, che – dai sondaggi che contano – sta raccogliendo sempre più consensi, specie tra le fila degli scontenti di Grillo e dello stesso Renzi. Tanto da tallonare Forza Italia, alla quale parte del proprio elettorato rimprovera di essersi fatta scippare argomenti «forti» come immigrazione, sicurezza, lavoro.

EMILIA – Questo il quadro alla vigilia (si vota domenica prossima 23 novembre) delle elezioni regionali in Emilia e Romagna. Il candidato per la Lega è Alan Fabbri, sindaco di Bondeno (comune di poco meno di 15mila abitanti in provincia di Ferrara) che, sostenuto da Forza Italia e Fratelli d’Italia, sfiderà il candidato del Pd Stefano Bonaccini dato a circa il 53%. Ma niente è dato per scontato, anche perché essere renziano di ferro come Bonaccini nell’ex roccaforte rossa emiliana non è un gran vantaggio in questo momento.

RENZI – Una partita che Matteo Salvini sta giocando con accortezza: a cominciare dal presentarsi in tv (L’Arena di Massimo Giletti domenica scorsa 16 novembre e stasera 18 novembre a Ballarò) con la scritta «Emilia» sul proprio maglione. Un tempo avrebbe scritto «Padania» ma ora le cose sono cambiate. E se è vero che sta valutando anche di cambiare il nome di «Lega Nord» in «Lega Nazionale» – magari con un buon bottino di voti alle elezioni di domenica prossima da far pesare verso tutti, Lega compresa – allora potrebbe essere più vicino l’obiettivo, più o meno dichiarato, di poter essere davvero l’anti Renzi. Anche se stasera, proprio in chiusura di Ballarò, ha appena detto di non voler essere l’anti di nessuno, ma di voler essere votato per quello propone. Una sfida comunque, quella di Matteo contro Matteo se avverrà, che sarà tutta da giocare.

 

 

lega nord, matteo salvini


Sandro Addario

Giornalista

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Time limit is exhausted. Please reload the CAPTCHA.

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741