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la bastarda di Istanbul_

Firenze: «La bastarda di Istanbul» con Serra Yilmaz in prima nazionale al Teatro di Rifredi

«La bastarda di Istanbul»
Una scena de «La bastarda di Istanbul», in prima nazionale al Teatro di Rifredi

FIRENZE – Debutta in prima nazionale al Teatro di Rifredi «La bastarda di Istanbul», che Angelo Savelli ha tratto dal famoso romanzo di Elif Shafak. Protagonista è la bravissima attrice turca Serra Yilmaz, nota al pubblico fiorentino per «L’ultimo harem», lo spettacolo che ha registrato il tutto esaurito a Rifredi per undici stagioni consecutive.

Quasi tutto al femminile il cast, come del resto quasi tutti femminili sono i personaggi della saga familiare inter-etnica raccontata nel romanzo.

Nella trama si intrecciano i destini di Asya (la bastarda), adolescente turca ribelle e nichilista che vive a Istanbul, e di Armanoush, sua cugina e sua coetanea, una tranquilla statunitense di origine armena che vive a San Francisco e che, per ritrovare le proprie radici, sbarca segretamente a Istanbul nella famiglia matriarcale e colorata del suo patrigno turco Mustafa. Frequentando Asya, la sua famiglia e i suoi amici, Armanoush si accorge di non odiare affatto i Turchi e, pur non scoprendo il segreto che unisce il passato della famiglia turca dei Kazanci a quella armena dei Tchakhmakhchian, riconosce che malgrado tutti i tentativi di negarsi gli uni agli altri, Turchi e Armeni sono legati, mescolati all’immagine stessa di Istanbul, vista come una grande nave, città multietnica e meticcia per eccellenza.

La ricchezza culturale data dalla compresenza delle etnie è paragonata all’ashure, tipico dolce turco composto da ben diciotto ingredienti (fagioli, ceci, riso, grano, mandorle, pistacchi, noci, chicchi di melagrana…), che danno il titolo ai diciotto capitoli del libro. Come racconta zia Banu (Serra Yilmaz), ai tempi del diluvio universale, l’Arca navigò per giorni e giorni; il cibo cominciò a scarseggiare e Noè ordinò: “Portate ogni cosa che avete!”. E così animali e umani, insetti e uccelli, portarono ciò che era loro rimasto, cucinarono tutti gli ingredienti insieme e prepararono un gran calderone di ashure. A questo dolce assomiglia Istanbul…

Teatro di Rifredi (Via Vittorio Emanuele II, 303 – Firenze)

Da martedì 3 a domenica 15 marzo

Pupi e Fresedde-Teatro di Rifredi-Teatro Stabile di Innovazione

«La bastarda di Istanbul», dall’omonimo romanzo di Elif Shafak (traduzione di Laura Prandino); riduzione e regia di Angelo Savelli. Prima nazionale

con Serra Yilmaz, Valentina Chico, Riccardo Naldini, Monica Bauco, Marcella Ermini, Fiorella Sciarretta, Diletta Oculisti, Elisa Vitiello; videoscene: Giuseppe Ragazzini; costumi: Serena Sarti; luci Alfredo Piras

Info: 055 4220361 – www.toscanateatro.it

prosa, Teatro di Rifredi

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