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Terrorismo, Kerry allo Small Group: «Lotta all’Isis senza quartiere»

ROMA – La coalizione anti Isis «sta facendo la differenza» nel contrasto allo Stato Islamico, «ha fatto progressi chiari e innegabili» e uniti «sconfiggeremo Daesh anche se non accadrà in una notte». Questo il messaggio del segretario di stato Usa, John Kerry, a Roma per la riunione dei 23 Paesi che fanno parte dello Small Group della coalizione, presieduta dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Il quale è stato ringraziato, in perfetto italiano, dal suo omologo americano: «Grazie Paolo per l’accoglienza e per il bel tempo» ha detto Kerry, che ha definito l’Italia «stupenda» nel suo «impegno con gli aiuti umanitari in Siria e in Iraq», il miglior partner possibile.

SIRIA – Per «sconfiggere Daesh dobbiamo negoziare la fine della guerra siriana perché così taglieremo le gambe» allo Stato islamico, è il pensiero di Kerry. «La crisi siriana peggiora di giorno in giorno e quindi sarebbe di grandissimo aiuto contrastare il Daesh e vedremo se nei prossimi giorni a Ginevra saranno in grado di unirsi per raggiungere questo obiettivo».

LIBIA – L’Italia e ha assunto «una sorta di leadership» nel processo che punta a una fine della crisi in Libia, ha ammesso il ministro degli Esteri francese, Laurence Fabius, a margine della riunione. Il titolare del Quai d’Orsay ha escluso la possibilità di un intervento francese che bruci le tappe previste dalla Comunità internazionale: «è fuori questione», ha detto.

GENTILONI – «L’Italia è pronta a rispondere alla richieste del nuovo governo libico su diversi campi e anche nella sicurezza – ha detto Gentiloni -. La chiave è un processo politico. Un governo di unità nazionale che abbia l’appoggio del parlamento libico nei prossimi giorni è possibile. E’ quello su cui stiamo lavorando».

CONTESTAZIONE – Negli ultimi istanti della conferenza stampa alla Farnesina dopo la riunione della coalizione anti Isis, c’è stata la protesta di una donna che ha cercato di lanciare dei volantini ma che è stata prontamente bloccata e allontanata dai carabinieri e dalla sicurezza. La donna, sarebbe una giornalista free-lance italiana, ha gridato: «Avete creato voi Daesh» (acronimo arabo che indica lo Stato Islamico, ndr), rivolgendosi al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e al segretario di Stato Usa John Kerry che stavano terminando la conferenza stampa. La sicurezza l’ha bloccata prima che lanciasse volantini di colore giallo.

Daesh, Libia, siria, Small group


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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