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Jobs Act: cominciano effetti perversi, crollano i contratti (-88%), boom di licenziamenti (+ 32,1%)

Lavoro/* Inps: giù contratti a tempo indeterminato, -88,5% in 8 mesi

ROMA – Brusca frenata per i contratti a tempo indeterminato. Nei primi otto mesi del 2016 il saldo tra assunzioni a tempo indeterminato, trasformazioni e cessazioni si è attestato a quota 53.303 in calo dell’88,5% rispetto allo stesso periodo del 2015 e del 48,7% rispetto al 2014. E’ quanto emerge dai dati dell’Inps. Entrando nel dettaglio, dalle tabelle dell’Inps emerge che i nuovi rapporti di lavoro stabili sono calati a quota 805.168 nei primi otto mesi del 2016.Il numero è decisamente inferiore rispetto allo stesso periodo del 2015 quando i nuovi rapporti di lavoro a tempo indeterminato avevano toccato quota 1.199.702. Ma la cifra è anche più bassa rispetto ai primi otto mesi del 2014 quando le assunzioni stabili erano state 866.735.

LICENZIAMENTI – Il Jobs Act, vanto di Renzi in Europa e nel mondo, ha prodotto almeno un aumento significativo, ma purtroppo controproducente. Il boom dei licenziamenti per giusta causa. Dai dati Inps emerge che nei primi otto mesi del 2016 sono stati 46.255 in aumento del 31,2% rispetto allo stesso periodo del 2014 quando erano stati 35.235. Il dato è superiore anche a quello del 2015 quando i licenziamenti per giusta causa erano stati 36.048.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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