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Morta bruciata a Lucca: 30 anni di carcere all’ex dell’infermiera Vania Vannucchi

Vania Vannucchi, l’infermiera di Lucca bruciata viva

LUCCA – Era accusato di aver cosparso di benzina la sua ex, Vania Vannucchi, e di averle poi dato fuoco. Accadde il 2 agosto del 2016. Per questo Pasquale Russo, 47 anni, è stato condannato a 30 anni di reclusione, con rito abbreviato. Vania morì in ospedale per le gravissime ustioni. La sentenza è stata emessa oggi, 29 giugno, dal gup di Lucca, Antonia Aracri. Il pubblico ministero Piero Capizzoto aveva chiesto che fosse condannato all’ergastolo. Non è escluso che la procura non intenda ricorrere in appello. Russo, che venne arrestato poco dopo l’aggressione, non ha partecipato all”udienza, rimanendo nella sua cella al carcere di Prato.

Stando alle ricostruzioni della polizia, la furia omicida dell’uomo, ex addetto di una cooperativa di servizi per l’ospedale lucchese dove aveva lavorato anche la vittima, poi impiegata come operatrice sanitaria all’ospedale di Pisa, si scatenò intorno alle 13 del pomeriggio. I due, che avevano avuto una relazione chiusa da tempo, s’incontrarono in un piazzale sul retro del vecchio ospedale lucchese. Russo doveva riconsegnarle il cellulare che alcuni giorni prima aveva preso nella casa della donna, separata e madre di due figli, dopo essere entrato di nascosto nell’abitazione. Poco dopo, sarebbe scoppiato un violento litigio al culmine del quale Russo, mentre la donna si allontanava, l’avrebbe cosparsa di benzina dandole poi fuoco e infine  fuggendo. Le urla della donna richiamarono alcuni addetti dell’ospedale che tentarono in ogni modo di salvarla. Fu la stessa Vania Vannucchi a fare il nome di Russo, prima di essere trasferita all’ospedale di Cisanello, dove morì il giorno seguente a causa delle ustioni che ne avevano devastato oltre il
90 per cento del corpo. In poche ore la squadra mobile chiuse il cerchio e l’uomo fu arrestato nella sua abitazione di Segromigno in Monte, nel comune di Capannori. In uno dei primi interrogatori con gli inquirenti Russo, sposato e padre di tre figli, confessò di aver buttato addosso alla sua ex la benzina, negando però di aver dato lui fuoco e spiegando che non voleva ucciderla.

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