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Imu, restituzione o stangata?

Imu: dalla restituzione dei soldi alla stangata col nuovo catasto

Imu, restituzione o stangata?
Imu, restituzione o stangata?

FIRENZE – Mentre il dibattito politico si scatena sull’ultima proposta di Silvio Berlusconi, che ieri ha annunciato al restituzione dell’Imu negli uffici postali, i fiscalisti lavorano per capire quanto potrà pesare la tassa sugli immobili qualora non venisse abolita, anzi venisse adeguata al nuovo Catasto. Quanto pagato l’anno scorso, infatti, sarebbe soltanto un anticipo di ciò che si dovrebbe pagare nel 2013 e nei prossimi anni.

Tutto questo non è legato ad aumenti particolari di aliquote, ma alla più infida revisione del catasto, come sottolinea stamani un approfondimento di Corriere Economia. Infatti, ipotizzando l’adeguamento della base imponibile al 70% dei valori reali l’imposta, a parità di aliquote, potrebbe anche raddoppiare.

L’Imu pagata l’anno scorso si basava non sulla reale rendita dell’immobile, ma sui dati registrati al catasto, secondo i quali, ad esempio, cento metri quadrati di una casa in pieno centro e altrettanti di una casa in periferia hanno lo stesso valore anche se commercialmente la verità è ben diversa.

Il calcolo parte dall’attribuzione di una rendita presunta (il canone che si potrebbe ricavare affittando l’immobile) e su questa base poi si determina l’imponibile: per le abitazioni la rendita si moltiplica per 160 ai fini dell’Imu, per 110 se bisogna acquistare una prima casa, per 120 se non è prima casa.

Il sistema crea fortissime disparità anche se ha il “pregio” di essere ancorato a rendite degli anni Ottanta, con valori medi nettamente più bassi rispetto a quelli attuali. Una situazione conosciuta anche dal Fisco che più volte a provato a modificare la base imponibile per ogni imposta, gli estimi catastali. L’adeguamento (come nel resto d’Europa) a un valore catastale pari a circa il 70 per cento di quello reale cambierebbe molto la situazione.

In base ai calcoli di CorriereEconomia per una città del centro Italia (l’esempio è Bologna, ma i dati sono molto simili anche per Firenze e altre città toscane), per una casa da 280mila euro (che al catasto “vale” 120mila euro) che ha pagato 312 euro di Imu, si dovranno versare altri 271 euro arrivando a sborsare 583 euro. Gli aumenti medi andrebbero dai 150 ai 300 euro l’anno. Se da una parte, duunque, c’è la possibilità che l’Imu 2012 venga restituita, dall’altra c’è il rischio che l’Imu 2013 possa costarci ancora di più.

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