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La crisi economica non affossa le vendite per San Valentino (autore: John Hritz dal Ann Arbor, MI, USA)

San Valentino, la crisi non scoraggia le vendite

La crisi economica non affossa le vendite per San Valentino (autore: John Hritz dal Ann Arbor, MI, USA)
La crisi economica non affossa le vendite per San Valentino (autore: John Hritz dal Ann Arbor, MI, USA)

FIRENZE – Non c’è crisi che tenga quando si parla di questioni di cuore. Almeno, non per San Valentino, la festa degli innamorati che domani vedrà festeggiare tante coppie felici. Nonostante la congiuntura economica, secondo le rilevazioni delle associazioni del commercio, i partner non sono intenzionati a rinunciare, infatti, ai classici regali in vista del 14 febbraio: che si tratti di un gioiello, un gadget o un accessorio, lo scambio dei pacchetti proprio non può mancare. Certo, anche a Firenze – come nel resto della Toscana – si cerca di risparmiare, prediligendo in molti casi oggetti a prezzi contenuti. Ma di fare a meno degli acquisti per l’amato o l’amata non se ne parla.

In questi giorni un po’ di movimento c’è dal punto di vista delle vendite – conferma Lapo Cantini, responsabile area commercio di Confesercenti Firenze – Tra oggi e domani si registrerà, probabilmente, il picco massimo di acquisti. A prima vista, sembra che San Valentino non risenta della crisi. Il regalo al partner, insomma, si fa sempre: magari si compra qualcosa di un po’ meno costoso, optando per prodotti che abbiano prezzi non eccessivi, soprattutto nelle gioiellerie. Ma al regalo non si vuol rinunciare”.

A soffrire un po’ più degli altri settori, invece, è la vendita dei fiori. Simbolo d’amore per eccellenza, la rosa rossa è rimasta – in termini di costi – sostanzialmente in linea con i prezzi dello scorso anno ma, al momento, gli ordini non fanno sorridere i fiorai, che si dicono piuttosto preoccupati per domani. La speranza è che in occasione della festa, i clienti tornino a scegliere l’intramontabile mazzo di fiori per comunicare i loro sentimenti. “Abbiamo avuto delle prenotazioni, certo, ma le vendite per adesso sono ferme – spiega Stefano Canovai, presidente Assofioristi Firenze – Restiamo in attesa di vedere cosa succederà domani: sicuramente alla fine lavoreremo, come ogni anno, ma per ora la situazione è davvero molto molto calma”.

Acquisti a parte, uno dei capisaldi di San Valentino resta il cibo, protagonista del 14 febbraio. A svelarlo sono i risultati di un’indagine condotta dal centro studi di Fipe Confcommercio Toscana che mostrano la passione delle coppie per la gastronomia nel giorno della ricorrenza. Le cifre parlano chiaro: il 60% dei toscani che festeggia, opterà per una cena romantica, preferita da 3 coppie su 5, e nella gran parte dei casi il luogo preferito, sottolinea Confcommercio Toscana, è appunto un ristorante. Stabile rispetto allo scorso anno la spesa media, che sarà sui 70 euro per coppia, con valori attorno ai 55 euro per i più giovani.

“Questi dati sono la conferma del ruolo della ristorazione, che rimane un solido punto di riferimento per i toscani, a cui non si rinuncia soprattutto in particolari occasioni – commenta il presidente di Fipe Confcommercio Toscana, Aldo Cursano – Nonostante le difficoltà economiche e la contrazione della spesa, che hanno determinato in media anche un calo del numero dei clienti, la ristorazione toscana riesce a tenere soprattutto grazie alla sua qualità e a una politica fondata sul mantenere inalterati i prezzi. Scelta che premia dal punto di vista del numero di clienti, ma ovviamente riduce i guadagni, visto che le spese sono in costante aumento. San Valentino resta dunque un’occasione importante per uscire di casa e riscoprire il piacere – conclude – di una cena a due”.


Giulia Ghizzani

Giornalista

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