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La Toscana lancia l'idea della Ciclopista dell'Arno

Dal Casentino a Marina di Pisa in bici: la Regione “lancia” la Ciclopista dell’Arno

La Toscana lancia l'idea della Ciclopista dell'Arno
La Toscana lancia l’idea della Ciclopista dell’Arno

FIRENZE – Completare la ciclopista dell’Arno (la cui metà è, di fatto, già realizzata) e ampliare la rete degli itinerari ciclabili, dando maggiori servizi agli amanti delle due ruote e offrendo nuove stimolanti possibilità ai turisti. Sono gli impegni della Regione Toscana sul fronte della mobilità sostenibile, progetti che l’assessore regionale alle infrastrutture Luca Ceccobao ha rilanciato in occasione dell’inaugurazione del Bike Festival di Firenze.

“Vogliamo gettare le basi per un vero sistema toscano di ciclopiste – ha spiegato – che preveda percorsi che seguono fiumi o antiche vie, che attraversano le città d’arte e le nostre magnifiche terre. Tutto questo, per poter scoprire l’essenza della Toscana senza dover neppure scendere dal sellino”. Per realizzare tutti questi piani servono ovviamente tempo e risorse, “ma la mobilità sostenibile è una scelta strategica sulla quale la Toscana non vuole tornare indietro. Per questo nei prossimi mesi pubblicheremo un bando da circa 2 milioni di euro per finanziare – ha fatto sapere l’assessore – interventi sulla mobilità ciclabile nelle principali città toscane”.

Il primo e più avanzato tra i progetti delle 4 grandi ciclovie cui pensa la Regione è, appunto, quello della Ciclopista dell’Arno, alla quale sono stati destinati 9 milioni di euro nei prossimi 3 anni, con l’obiettivo di completarne il tracciato almeno per il 50%. La ciclopista dell’Arno sarà un percorso interamente “pedalabile” lungo il fiume, dal Casentino a Marina di Pisa, passando per Arezzo, Firenze e Pisa. Si tratta di circa 270 km di tracciato, che diventano 375 km grazie alla connessione con percorsi locali nei 48 comuni bagnati dall’Arno. La ciclopista sarà inoltre collegata al Sentiero della bonifica, già realizzato e che collega Chiusi con Cortona e Arezzo, e rappresenterà la più grande “via ciclabile” della Toscana.

Per quanto riguarda i restanti tre grandi itinerari, questi saranno la ciclopista della Via Francigena – che si snoderà lungo l’antico percorso dei pellegrini -, la ciclopista Tirrenica, che seguirà il litorale da Massa ad Orbetello, e la ciclopista dei “Due Mari“, una sorta di “coast to coast” dal Tirreno all’Adriatico per il quale si stanno coinvolgendo anche le altre Regioni interessate.

Quello delle ciclovie (oltre al finanziamento delle nuove ciclopiste nelle città), non è comunque l’unico fronte su cui la Regione Toscana si sta muovendo per rendere più diffuso e sicuro l’uso della bici come mezzo di trasporto: in Palazzo Strozzi Sacrati si sta lavorando anche per la georeferenziazione delle piste ciclabili e l’aggiornamento delle banche dati sui percorsi ciclabili esistenti. A questo scopo è già stato emesso a gennaio un bando destinato a finanziare gli studi e le attività di ricognizione che saranno condotti sulle piste esistenti da associazioni di carattere sociale, ambientale o sportivo.

Del resto, la recente indagine campionaria “La mobilità ciclabile in Toscana” ha confermato che la bicicletta è uno dei mezzi di trasporto più apprezzati dai cittadini della regione: basti pensare che oltre il 50% dei toscani tra i 14 e i 70 anni utilizza la bicicletta.


Giulia Ghizzani

Giornalista

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