![Via dei Servi, croce e delizia degli abitanti e dei commercianti](https://www.firenzepost.it/wp-admin/admin-ajax.php?action=kernel&p=image&src=%7B%22file%22%3A%22wp-content%2Fuploads%2F2013%2F03%2Fvia-dei-servi1.jpg%22%2C%22thumbnail%22%3A%22610%2C%22%7D&hash=bcc2cd5a)
“Via dei Servi sembra il deserto dei Tartari e il Comune non fa niente da anni”
![Via dei Servi, croce e delizia degli abitanti e dei commercianti](https://i0.wp.com/www.firenzepost.it/wp-content/uploads/2013/03/via-dei-servi1.jpg?resize=533%2C400)
FIRENZE – Sono anni che i commercianti di via dei Servi alzano la voce per denunciare il degrado che mette in ginocchio la strada. Anni che – invano – chiedono all’amministrazione comunale di fare qualcosa senza tuttavia ottenere interventi concreti. Ed oggi più che la rabbia, tra di loro prevale la stanchezza e la convinzione che la situazione sia destinata a restare tale.
Soprattutto la sera, via dei Servi – tra l’altro una delle arterie principali del centro storico che dal Duomo conduce verso piazza Ss. Annunziata – si trasforma in un viavai di zingari ed extracomunitari che prendono d’assalto il muretto accanto al Provveditorato, bevendo e vociando fino a tarda notte. Complice l’assenza di un’illuminazione adeguata e di vigili che scoraggino questi banchetti improvvisati.
![Alcuni zingari banchettano in via dei Servi con bottiglie di alcol alla mano](https://i0.wp.com/www.firenzepost.it/wp-content/uploads/2013/03/via-dei-servi-sera.jpg?resize=533%2C400)
“Abbiamo chiesto più volte che la via fosse illuminata di più – commenta Massimo Masini della storica gioielleria Tempesti, presidente del Centro Commerciale Naturale di via dei Servi – ma non è servito a niente. Tra le soste selvagge e il degrado imperante, questa strada è abbandonata a se stessa. Malgrado le istituzioni ci abbiano sempre ricevuti e il Comune non ci abbia mai chiuso la porta in faccia, di fatto non è cambiato nulla“.
![Alcuni dei fondi sfitti da anni di proprietà dell'Ente Cassa di Risparmio](https://i0.wp.com/www.firenzepost.it/wp-content/uploads/2013/03/fondi-cassa-risparmio-via-dei-servi.jpg?resize=533%2C400)
Eppure di proposte i negozianti ne hanno avanzate. “Prima fra tutte – spiega Masini – l’inserimento di cartelli che indichino la presenza del Museo Archeologico e della Galleria dell’Accademia, ad esempio, e l’interramento dei cassonetti. Saremmo inoltre disposti, se ce ne dessero l’opportunità e sgomberassero la strada dalle auto e dai motorini che puntualmente bypassano i divieti di sosta, a dedicarci all’arredo urbanistico posizionando lungo il marciapiede delle fioriere. Non solo: a penalizzarci fortemente – conclude il presidente – è la viabilità e la difficoltà per la gente di arrivare fin qui. Perchè non disattivare le telecamere, che non consentono a chi residente non è di entrare in questa zona, un’ora prima il sabato? Può essere un’idea”.
![Cristina Scopetani e Massimo Masini, vicepresidente e presidente del Ccn di via dei Servi](https://i0.wp.com/www.firenzepost.it/wp-content/uploads/2013/03/commercianti-via-dei-servi.jpg?resize=320%2C240)
Cristina Scopetani, dell’Occhialaio e vicepresidente del Ccn di via dei Servi è sfinita. “Non immagina la fila di materassi sotto i portici di piazza Ss. Annunziata la sera – denuncia la negoziante -, o le bottiglie di alcol e i rimasugli di cibo ai piedi delle statue. Un vero e proprio accampamento, non se ne può più”. Il tutto inserito in un contesto che vede decine di negozi chiudere ed altri fondi – in particolare quelli di proprietà dell’ Ente Cassa di Risparmio, si parla di centinaia di mq – sfitti e completamente vuoti da tempo indefinito.
![Il commerciante Fabio della Bottega degli animali](https://i0.wp.com/www.firenzepost.it/wp-content/uploads/2013/03/fabio-via-dei-servi.jpg?resize=320%2C240)
“Via dei Servi sembra il deserto dei Tartari – rincara la dose Fabio della Bottega degli animali -; gente se ne vede ormai pochissima e organizzare eventi è diventato praticamente impossibile dato che l’amministrazione non concede i permessi di chiudere la strada se non per un tratto”. “Eppure stiamo parlando di una delle vie più belle di Firenze – aggiunge Matteo Bartolini, proprietario dell’omonimo negozio -; questa non curanza la sta facendo pian piano morire”. A dire addio alla strada, a breve, sarà inoltre la libreria dei Servi, vittima della crisi e di un sistema che sta vedendo scomparire, in città, decine di librerie storiche. E chissà che, nel giro di qualche mese, anche altre attività lungo la strada non chiuderanno i battenti alimentando la voragine che sta inghiottendo il commercio fiorentino negli ultimi tempi.
![Matteo, proprietario del negozio Bartolini](https://i0.wp.com/www.firenzepost.it/wp-content/uploads/2013/03/matteo-servi.jpg?resize=320%2C240)
Tuttavia, tra le lamentele (d’altronde giustificate) e la rassegnazione palesata dai commercianti scoviamo qualche mosca bianca. Carlos e Jacopo, due ragazzi che tre giorni fa hanno inaugurato il bar Pan divino. “Ai tanti che ci chiedono come mai abbiamo deciso di aprire un’attività proprio qui – raccontano – rispondiamo che per noi è una sfida. Stiamo facendo di tutto per ravvivare questa strada consapevoli delle problematiche e delle difficoltà che la contraddistinguono. Con la nostra volontà e un pizzico di positività che non guasta mai, vogliamo essere per tutti un incoraggiamento”. Non resta che augurare che alle buone intenzioni di chi popola la via, si affianchino al più presto proposte concrete da parte dell’amministrazione comunale.
![Da sinistra Carlos e Jacopo di Pan di Vino](https://i0.wp.com/www.firenzepost.it/wp-content/uploads/2013/03/carlos-e-jacopo.jpg?resize=320%2C240)