
Apertura delle scuole l’11 settembre, le critiche del mondo del turismo
FIRENZE – Domani la Regione Toscana dovrà stabilire le date salienti del calendario scolastico 2013-2014, in primis la data d’inizio e di fine delle lezioni ma anche le festività e i “ponti”. Ad esprimere un parere decisivo sarà la Commissione Regionale Paritetica Tripartita, ma la vicenda riguarda da vicino le associazioni di categoria perché molte famiglie decideranno quando andare in vacanza proprio in base ai dettami del calendario scolastico. Attualmente l’inizio della scuola è previsto per mercoledì 11 settembre, con la facoltà degli istituti di anticipare già a lunedì 9 settembre.
Ad esprimere perplessità è il direttore di Confcommercio Toscana, Andrea Nardin: “Queste date mangiano alle imprese una settimana importante di lavoro e rischiano di portare a termine prima del previsto i contratti dei dipendenti stagionali. Le previsioni 2013 per il comparto balneare toscano non sono ottimistiche, già nel 2012 la costa toscana ha segnato un grosso calo delle presenze italiane (-7.7%) solo parzialmente compensato dalla crescita dei turisti stranieri. Abbiamo quindi chiesto alla Regione – prosegue Nardin – di posticipare di una settimana o 10 giorni l’inizio delle scuole, così le famiglie che hanno sempre meno disponibilità potrebbero sfruttare i costi contenuti del settembre in un periodo di condizioni climatiche presumibilmente ottime”. Il problema resta la necessità di garantire i 200 giorni di lezione annui, e per Nardin “potrebbe essere recuperato qualche giorno di ferie a Pasqua e Natale. Non sono periodi meno importanti, ma tradizionalmente dedicati alle vacanze di corto raggio, per cui qualche giorno in meno non impedirebbe alle famiglie di andare a sciare sulle nostre montagne, di recarsi nelle città d’arte, o di passare un week-end alle terme”.
Critico anche Antonio Veronese, presidente toscano di Assoturismo; l’organizzazione del turismo che fa capo a Confesercenti ha scritto alla vicepresidente della Regione Stella Targetti per sottolineare la necessità di rivedere la scelta orientata ad una apertura prevista per 11 settembre. “Da anni proponiamo, purtroppo da soli – spiega – la necessità di orientarsi di una data prossima al 20 settembre, evitando di bruciare l’intero mese di settembre per tutte le famiglie che hanno figli in età scolare a maggior ragione in questi periodi dove l’imprese legate al turismo balneare sono in grande sofferenza”. Veronese raccomanda un ripensamento per favorire l’allungamento della stagione preservando le imprese e l’occupazione presente nel settore.