Le “groupies” di Matteo Renzi
Sarà anche un “miserabile”, come lo ha definito – pochi giorni fa – la senatrice del Pd Anna Finocchiaro, ma non si può certo negare che il sindaco di Firenze Matteo Renzi sappia attirare su di sé complimenti e attenzioni. In particolare, femminili. “Piaccio soprattutto alle donne di una certa età”, sostiene (sornione) il primo cittadino.
E invece no. Perché nella schiera delle sue innumerevoli fan non figurano soltanto le signore ma anche – tante – giovani ragazze, letteralmente affascinate dal modo di fare del rottamatore. “E’ bello, e simpatico”, giurano. E giù con gli apprezzamenti, quasi si trattasse di una star del cinema. “Che ci posso fare? Mi piace”, ammettono le sostenitrici del bel Matteo. Risultato: la folla delle ammiratrici di Renzi cresce al ritmo della popolarità del sindaco sex-symbol, pronto a rovesciare le sorti del Pd (e della politica italiana) dalla poltrona del suo ufficio, in Palazzo Vecchio. E mentre si divide tra Firenze e il resto dell’Italia, il primo cittadino continua a fare proseliti, conquistando il panorama femminile col suo appeal da giovane sognatore.
Che sia merito anche del suo progressivo cambio di look? Può darsi. La strategia comunicativa di Renzi sembra infatti tenere conto, guarda caso, persino di una certa attenzione all’estetica. Non solo le parole, i messaggi politici: anche il taglio di capelli, l’abbigliamento, il portamento. Niente può essere lasciato al caso. E di strada, in questo senso, Matteo ne ha fatta parecchia da quando, giovanissimo, si muoveva tra le postazioni della “Ruota della Fortuna”, sfoggiando un bel paio d’occhiali e un’aria da secchione di fronte a Mike Bongiorno.
Poi è arrivato, negli anni, l’impegno in politica. Gli occhiali sono spariti, ma ha fatto capolino qualche chilogrammo in più, oltre a un ciuffo fluente che ha accompagnato il sindaco per diverso tempo. Spazio anche ai completi seri alle mise un po’ ingessate, non molto in linea col messaggio di rinnovamento generazionale di cui Renzi si è fatto portabandiera all’interno del Partito Democratico.
Negli ultimi mesi, invece, la svolta: la camicia bianca ha spesso declassato giacca e cravatta, i capelli si sono accorciati e il look si è fatto più fresco, sportivo, non disdegnando maglioncini e giubbotti in pelle nera. Contemporaneamente, la fama è aumentata e anche un certo numero di consensi. Allora, stop ai panni da boy scout: in un lasso di tempo limitato, Renzi ha indossato le vesti di uomo politico nuovo, capace – evidentemente – di coinvolgere (e rapire) il gentil sesso.
Una rivoluzione, quella della sua immagine, che è stata molto apprezzata dall’universo femminile della penisola e che pare essere destinata a conquistare altre (ennesime) signore e signorine, incapaci di perdersi persino una delle tante apparizioni televisive del sindaco super-star.