“Firenze ci sta a cuore”, in tre anni coinvolti oltre 3mila giovani
FIRENZE – “Firenze ci sta a cuore” tira le somme. E lo fa con grande soddisfazione. Il progetto – ideato dal consigliere comunale della Lista Galli Alberto Locchi e approvato in Consiglio comunale nel 2009 – ha permesso, grazie ai volontari di Cri, Misericordie e Anpas (oltre al fondamentale contributo della onlus NiccoTestini) di insegnare, quest’anno, ad oltre 1.400 studenti delle scuole superiori fiorentine, la rianimazione cardiopolmonare e le manovre per la disostruzione delle vie aeree. Domani alle 11.30 nel Salone dei Duecento in Palazzo Vecchio si terrà quindi la cerimonia conclusiva della III edizione dell’iniziativa tutta fiorentina.
“In tre anni, grazie a ‘Firenze ci sta a cuore’, oltre 3mila giovani fiorentini hanno usufruito del corso e, non ultimo, sono venuti a contatto diretto col mondo del volontariato apprezzando come, ognuno, mettendo a disposizione qualche ora del proprio tempo libero, possa aiutare i sofferenti e i bisognosi: in questi anni si stima che circa 100 ragazzi che hanno fatto il corso si siano poi iscritti ad un’associazione di volontariato“, afferma Locchi.
Gli attestati di stima, del resto, non sono mancati. Nel tempo una semplice idea è divenuta una radicata e ricercata realtà che ha ricevuto tanti riconoscimenti: Anmco e Irc (le due maggiori società scientifiche cardiologiche) hanno patrocinato il progetto “così come il Ministero dell’Istruzione. Inoltre anche Sesto Fiorentino e Greve in Chianti hanno accolto il nostro corso e i nostri protocolli permettendo che le loro scuole usufruissero del corso stesso”, fa notare Locchi.
Ma non è tutto. “Firenze ci sta a cuore” in questi anni è infatti anche uscita dalle aule scolastiche portando il suo contributo formativo ad associazioni sportive, gruppi culturali, semplici gruppi di amici e al Corpo della Polizia Municipale di Firenze. “Insomma in 3 anni a Firenze oltre 4.500 persone hanno imparato la rianimazione cardiopolmonare colmando, anche se in maniera minimale, una carenza che pone l’Italia, fanalino di coda tra i paesi più civilizzati, dove la rianimazione è materia di studio sin dalle scuole medie”, aggiunge il consigliere.
L’8 giugno, con 50 volontari l’iniziativa si trasferirà a Mirandola – paese terremotato dell’Emilia – per portare le sue competenze agli 800 giovani del luogo in una giornata voluta da Irc Comunità e dedicata alla rianimazione cardiopolmonare. Domani verranno invece consegnati gli attestati ai giovani che hanno partecipato alla III edizione del corso di “Firenze ci sta a cuore” e una pergamena di ringraziamento ai tanti volontari delle Associazioni che hanno dato un contributo concreto al progetto.