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Aquilani: «Fiorentina, puoi diventare l’anti-Juventus»

Aquilani (il quarto da sinistra) lavora a Coverciano con Prandelli
Aquilani (il quarto da sinistra) lavora a Coverciano con Prandelli

FIRENZE. Ha parlato un po’ di Nazionale, ma principalmente di Fiorentina, Alberto Aquilani oggi a Coverciano. Anche perché nonostante sia passato un po’ di tempo, l’amarezza per il mancato approdo alla Champions League è ancora viva. «Ci hanno penalizzato, è inutile girarci attorno. Ora però bisogna guardare avanti».

Appunto all’avventura azzurra visto che il Principino torna tra i convocati dopo un lungo periodo («ma se ho scelto di tornare a giocare in serie A è stato anche perché intendevo riprendermi la Nazionale») e alla Confederations Cup. «Farò di tutto per andare in Brasile per la Confederations e fra un anno per il Mondiale, traguardo ambito da ogni giocatore. Peraltro – aggiunge – Prandelli e Montella sono simili, si basano sul gioco, sul possesso palla, sulla qualità. E la Nazionale usa lo stesso modulo della Fiorentina».

Intanto Aquilani si gode la rivincita su chi ha smesso di credere in lui giudicandolo bravo ma fragile e definendo la sua carriera una promessa non sempre mantenuta: «E’ sbagliato riassumerla così – taglia corto il giocatore – ho avuto infortuni e qualche situazione particolare però sono ancora giovane e ho tempo per migliorarla. Non so se qualcuno a Roma o altrove deve pentirsi, di certo fossi andato dietro le chiacchiere mi sarei abbattuto più di una volta».

Ma ora Aquilani vuole pernsare solo alla Fiorentina. «Ora non tornerei indietro, le mie sono state scelte obbligate però sono felice di averle fatte. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. A Firenze mi hanno dato fiducia, ci sono un allenatore che mi fa giocare con continuità e compagni bravi che rendono la vita facile. Ho ancora 2 anni di contratto e voglio restare, sto bene qui, spero sia così pure per Pizarro, mi auguro davvero che ci ripensi«.

A giudicare dalle sue parole, per Jovetic invece i tifosi devono mettersi il cuore in pace («è difficile che ci ripensi, d’altra parte lo scorso anno gli era stata fatta una promessa»), ma ciò nonostante la Fiorentina può ancora pensare in grande. «Sarà difficile ripetere una stagione straordinaria come questa in cui abbiamo conquistato 70 punti, però non voglio pormi limiti, magari potremo diventare davvero anche l’anti Juve» ha concluso Aquilani.


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Massimiliano Mugnaini

Giornalista

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