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Roberta Ragusa, riprese ricerche con georadar

Le ricerche nel pisano di Roberta Ragusa
Le ricerche nel pisano di Roberta Ragusa

PISA – Proseguono con l’utilizzo di nuove tecnologie, un georadar, le attività di ricerca di Roberta Ragusa, 45enne madre di due bambini scomparsa nella notte tra il 13 ed il 14 gennaio 2012 da Gello di San Giuliano Terme (Pisa). La decisione di avvalersi di strumenti avanzati è stata valutata tra il Procuratore della Repubblica, il Prefetto Francesco Tagliente ed il Comandante Provinciale dei Carabinieri dopo l’incontro con i familiari della scomparsa, tenutosi lo scorso 11 giugno.

Ricerche con l’ausilio di un innovativo sistema georadar, denominato Stream X, costituito da una schiera di antenne in grado di sondare il sottosuolo fino ad una profondità variabile, che può estendersi ad oltre 3 metri. Il sistema è stato messo a disposizione come «volontariato sociale» dall’Ing. Giovanni Bardelli, presidente della IDS Ingegneria dei Sistemi S.p.A., società con sede in Pisa, che ha messo a disposizione gratuitamente l’attrezzatura e il personale per il suo impiego. Questi sistemi radar trovano spazio anche nelle attività di pubblica sicurezza e in operazioni di soccorso pubblico, come strumenti a supporto delle attività investigative e di ricerca, ad esempio, di cadaveri, cavità, tunnel, bunker od armi.

Per la scomparsa di Roberta è indagato, per omicidio volontario con occultamento di cadavere, il marito Antonio Logli.

Il georadar è stato utilizzato già in altre inchieste, come nelle ricerche di Yara Gambirasio. Oggi ha esplorato decine di metri quadrati di terreno registrando le immagini su un computer attraverso il quale saranno successivamente analizzate per vedere se il sistema di antenne ha captato la presenza di oggetti che possano risultare utili all’attività investigativa. Nei prossimi giorni i dati registrati saranno ulteriormente analizzati e, se necessario, gli inquirenti richiederanno nuovamente per altre ispezioni l’ausilio di questo strumento. Era stato il prefetto di Pisa Francesco Tagliente a sollecitare l’impiego nelle ricerche di una tecnologia più sofisticata.

Roberta Ragusa

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