Viabilità fiorentina, pedoni a rischio
FIRENZE – La viabilità fiorentina è complessa. Se poi la segnaletica stradale lascia a desiderare, i malcontenti sono assicurati. Le strade sono ogni giorno congestionate dall’incessante viavai delle auto e ad essere scontenti non sono solo i guidatori, ma anche e forse soprattutto i pedoni. Loro che – a causa della segnaletica mancante o dei tempi semaforici troppo brevi – sono costretti a schivare continuamente auto e motorini.
QUI ZONA PIAZZA BECCARIA
Penserete: basta affrettarsi. Eppure, per chi tanto giovane non è più, la classica “corsettina” sulle strisce pedonali allo scattare del disco rosso è impensabile. Partiamo da piazza Beccaria dove semafori frettolosi si apprestano a diventare l’incubo di chi si accinge ad attraversare la strada. Decine di pedoni sono ogni giorno alle prese con i pochi attimi concessi dal disco verde che regola il traffico di via Giacomo Leopardi e che ha una durata – cronometro alla mano – di 3 secondi.
Stessa storia per il semaforo posizionato all’altezza della porta della piazza. Una signora rischia addirittura di essere investita, così anziché approfittare del disco arancione opta per il dietro-front. C’è invece chi sbraita e tra una serie di “vaffa” riesce, infine, a passare.
QUI ZONA NOVOLI E DALMAZIA
Non va sicuramente meglio a Novoli: la rotatoria che raccoglie il traffico da viale Redi e via Forlanini, rappresenta per i pedoni un ostacolo insormontabile: di strisce pedonali neanche l’ombra. Eppure, non mancano gli impavidi che preferiscono sfidare il tam tam delle auto per passare da una parte all’altra del marciapiede anziché imbattersi nel primo semaforo disponibile della zona.
Proseguiamo la nostra traversata verso via Mariti, teatro nell’ultimo anno di non pochi incidenti stradali sia per la serie di automobilisti indisciplinati, sia per la mancanza di un semaforo in direzione piazza Dalmazia prima del sottopasso. Gli investimenti all’altezza, per capirci, sono quasi all’ordine del giorno nonostante la presenza di strisce pedonali.
Il pericolo non si arresta neanche in viale Morgagni, altra arteria a rischio per i pedoni. L’assenza di un attraversamento pedonale che colleghi la casa dello studente al lato opposto della strada costringe i passanti a “buttarsi” in mezzo alla via per attraversarla, con il rischio di rimetterci la pelle.
QUI GALLUZZO
Altra sosrpresa al Galluzzo, nel tratto di via Senese che dal ponte Bailey conduce a piazza Acciaioli: “banditi” semaforo e strisce pedonali. Le auto sfrecciano a tutta velocità malgrado ci sia una curva, e allo sfortunato pedone non resta che pregare che non si faccia male.
Lorenzo
Cara Stefania, l’articolo è lacunoso
i semafori sono pensati per il pedone che è in attesa del verde sul marciapiede.
la durata del verde di 3 secondi è corretta, infatti il giallo che scatta successivamente ha una durata misurata in relazione alla lunghezza della strada, cronometrata sul tempo di attraversamento di un anziano.
Lorenzo