A Prato arriva Textech, il centro di ricerca italo-cinese dedicato al tessile
PRATO – Nascerà formalmente questo venerdì, ma da ieri Textech – il centro di ricerca congiunta italo-cinese con sede a Prato – è una realtà pronta a inserirsi nel tessuto del distretto laniero. La firma, a Palazzo Strozzi Sacrati a Firenze, ha chiuso definitivamente l’accordo in cui si spiega che il centro (che sarà un consorzio senza scopo di lucro) si affiancherà al più vasto progetto speciale per il rilancio della città: la sede provvisoria di Textech troverà spazio, in una prima fase, nelle stanze di Palazzo Novellucci. Solo successivamente, appena i locali saranno agibili, verrà trasferita al Creaf, la società di ricerca e alta formazione di via Galcianese.
Il centro sarà finanziato per i primi tre anni con 1,2 milioni di euro: metà ce li metterà la provincia dello Zhejiang, altrettanto farà la Regione Toscana. Ma di cosa si occuperà, in concreto, Textech? La struttura sarà dedicata al tessile e lavorerà su due fronti: da una parte la ricerca su nuovi materiali e nuove fibre, dall’altra l’offerta su servizi avanzati per imprese italiane e cinesi, a partire dalla certificazione dei prodotti che vengono esportati. Ma non è tutto. Il centro sarà attivamente coinvolto anche nelle attività di consulenza per la sicurezza e la qualità dei prodotti, dispenserà analisi economiche e di scenario monitorando le principali tendenze del settore.
Al momento della sottoscrizione dell’intesa, ieri mattina, c’erano tutti. O quasi. I cinesi da una parte, guidati dall’ambasciatore in Italia Ding Wei e il console generale a Firenze Wang Xinxia, assieme ai rappresentanti dello Zhejiang e del mondo della ricerca; e i toscani dall’altra: Regione, Provincia e Comuni (eccetto Prato), Camera di commercio, Università ed associazioni di categoria. Naturalmente c’era anche il presidente del Creaf, la società partecipata per l’80% dalla Provincia e per il resto dai comuni del territorio che ospiterà il centro e sarà il partner tecnico per la Regione.
La prima sfida di Textech, intanto, è già in cantiere: si tratta di un progetto di ricerca dedicato ai tessuti non-tessuti con l’uso di microfilamenti che vedrà collaborare i pratesi della Next Tecnology – Tecnotessile di Prato e con i colleghi cinesi della Sci – Tech University dello Zhejiang.