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Prostituzione: sfruttavano viado brasiliani, 5 arresti

I viado per affrancarsi dall'organizzazione dovevano pagare 20mila euro
I viado per affrancarsi dall’organizzazione dovevano pagare 20mila euro

PISA – La polizia, grazie anche all’aiuto di organizzazioni umanitarie, ha sgominato una banda che gestiva la prostituzione di viado brasiliani tra Pisa e Livorno. Arrestati 4 brasiliani, conosciuti alle forze dell’ordine per essersi in passato prostituiti a loro volta, e un italiano, considerato il factotum dell’organizzazione.

Ai viado l’organizzazione avrebbe fatto pagare anche il posto dove lavorare in strada, denominato joint, lungo l’Aurelia, tra Pisa e Livorno o a Migliarino, tra Pisa e Torre del Lago. Per affrancarsi dal giro la banda avrebbe invece chiesto 20.000 euro.

L’inchiesta, coordinata dal pm di Pisa Paola Rizzo e condotta dal commissariato di Viareggio e la squadra mobile di Pisa, si è sviluppata grazie anche alla collaborazione con gli investigatori di organizzazioni umanitarie come Donne in Movimento, che avevano segnalato alla polizia il caso di transessuali sudamericani disposti ad affrancarsi dalla loro condizione. Le indagini avrebbero poi accertato che i viado venivano reclutati in Brasile con la promessa di potersi prostituire in appartamento. La banda avrebbe procurato loro biglietti aerei e documenti, fornendo anche il denaro per il viaggio. Solitamente i transessuali giungevano in Francia con visti turistici e false prenotazioni di alberghi transalpini e poi raggiungevano in treno l’Italia dove sarebbero stati presi in consegna da persone di fiducia della banda che li smistavano in appartamenti tra Viareggio, Pisa e Montecatini. Presto però le vittime finivano in strada ed imparavano che per liberarsi dallo schiavitù dell’organizzazione dovevano pagare diverse migliaia di euro.

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